Teramo. Una nuova fase di lavorazione, anche per committenti esterni, la riorganizzazione del ciclo produttivo e la possibilità di reimpiegare dalle 40 alle 60 unità.
Un programma che “consentirebbe un sensibile contenimento delle attuali problematiche occupazionali” è stato illustrato ieri sera dai rappresentanti della Golden Lady company (Federico Destro e Carlo Scorranese con l’assistenza del vicedirettore di Confindustria Teramo, Luciano De Remigis e dal funzionario Salvatore Spadaro) a L’Aquila, al tavolo istituzionale convocato dal vicepresidente della Regione Giovanni Lolli.
Lo stabilimento di Basciano diventerebbe la sede di una nuova linea produttiva – collant con cuciture a “quattro aghi” un prodotto che si colloca nella fascia alta della qualità – e l’investimento, come si legge nel verbale sottoscritto ieri sera dalle parti, “sarebbe adeguatamente supportato da percorsi di riqualificazione professionale e da un relativo processo di riorganizzazione”.
Al tavolo anche le istituzioni teramane, il presidente Renzo Di Sabatino – la Provincia ha avuto un ruolo attivo nella gestione della vertenza che si è aperta in seguito alla crisi del settore e alla conseguente necessità, da parte dell’azienda, di far ricorso a varie forme di ammortizzatori sociali – e il sindaco di Basciano, Paolo Paolini. “Non si può non rilevare l’impatto significativo sullo stabilimento di Basciano del piano presentato dal gruppo Golden Lady – ha sottolineato ieri sera Giovanni Lolli – siamo di fronte ad un’azienda che sta mostrando un reale impegno rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali e al rilancio di una strategia made in Italy senza aver chiesto, peraltro, una lira di finanziamento pubblico. Come Regione siamo disponibili ad affiancarli in questo nuovo percorso anche con un sostegno finanziario nella fase di formazione e riqualificazione professionale”.