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Vicenda Cirsu, Mercante (M5S): la Regione non può far finta di nulla

“Ancora problemi per il Cirsu, dalle segnalazioni dell’ARTA all’inchiesta della Procura fino alla diffida della curatela fallimentare per sospendere ogni attività.

 

 

 

Problemi che si vanno ad aggiungere a tutte quelle criticità non risolte e che rendono ancora più difficile poter restituire al Polo di Grasciano quel ruolo strategico per la gestione ed il trattamento dei rifiuti che avrebbe dovuto avere non solo per la provincia teramana ma per tutta la Regione”. Questo il commento del Consigliere regionale del M5s, Riccardo Mercante, che è tornato ad occuparsi della vicenda con una nuova interpellanza.

 

 

“La storia del Cirsu e del Polo Tecnologico di Grasciano – ha spiegato Mercante – è molto complessa ed è stata caratterizzata, sin dall’inizio, da numerose zone d’ombra. Le irregolarità segnalate nel corso di questi anni sono numerosissime: dall’inosservanza delle prescrizioni dell’aia, al mancato ammodernamento degli impianti fino alle condizioni di scarsa sicurezza del sito di Grasciano. A questo poi si deve aggiungere la disastrosa situazione economica in cui versa il Cirsu e che ha condotto alla sentenza di fallimento emessa, lo scorso settembre, dal Tribunale di Teramo.

 

 

Risale ad agosto 2014 – ha continuato Mercante – la prima interrogazione che ho presentato sul Cirsu ma la risposta, consegnatami dal Sottosegretario Mazzocca, non era riuscita a chiarire la vicenda. Nel frattempo gli impianti di Grasciano hanno continuato ad operare con le stesse criticità nel silenzio della Regione alla quale avevo, pur tuttavia, segnalato, sin dall’inizio della legislatura, le varie problematiche.

Nulla di nuovo, quindi, nei verbali dell’ARTA, che, nei giorni scorsi, ha accertato una miriade di violazioni: dalle emissioni di sostanze diffuse alla presenza di percolato stagnante fino al conferimento in discarica di rifiuti non autorizzati. Con il rischio, tra l’altro, che, con l’arrivo della stagione estiva e l’aumento delle temperature, si possano verificare, come accaduto in passato, incendi pericolosi per l’incolumità pubblica e la tutela dei luoghi..

Di tutto questo – ha concluso Mercante – e, soprattutto, del perdurare, per tanti anni, di una siffatta situazione, dovrà dare conto, attraverso questa nuova interpellanza, il Governo regionale, chiarendo se e quale ruolo potrebbe ancora avere il Cirsu nella gestione dei rifiuti e, soprattutto, con quali modalità. È troppo tempo che si fa finta di nulla, ancora una volta a discapito della salute e della sicurezza dei cittadini”.