Discarica Grasciano, i dubbi di Alberto Di Croce (IdV)

discaricaNotaresco. Alberto Di Croce, esponente IdV di Teramo, torna di nuovo sul problema della discarica di Grasciano. Ad essere tirato in ballo questa volta il presidente della Provincia di Teramo e sindaco di Notaresco, Valter Catarra, al quale Di Croce rivolge alcune domande.

“Rivolgiamo l’ennesima domanda al presidente-sindaco, dal quale aspettiamo ancora la doverosa risposta” interviene, infatti, il politico. “Per quale motivo la titolarità del progetto della discarica non è stata rimessa nella mano pubblica, mentre il tutto è stato affidato alla Sogesa? Si tratta di un progetto, che quando sarà stato realizzato, svilupperà un valore di mercato di circa 60 milioni di euro; un valore che nel tempo potrebbe anche raddoppiare. Abbiamo già  parlato dei rischi derivanti dalla formazione di un vero e proprio monopolio delle discariche in Abruzzo, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

A questa domanda Di Croce aggiunge poi il dubbio relativo alle reali ragioni che avrebbero spinto i Comuni a cedere la discarica a una società mista, quando la gestione e la proprietà poteva essere rimessa al Cirsu. “L’affidamento ad un soggetto pubblico porterebbe vantaggi anche economici per i Comuni consorziati” spiega meglio Alberto Di Croce, “con la possibilità di migliorare i servizi resi ai cittadini e lo svincolo dal mercato delle tariffe pagate dai cittadini. Senza un adeguato controllo pubblico, il rischio è anche quello di conseguenze sul sistema occupazionale legato alla gestione dei rifiuti”.

 

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