L’annuncio atteso sul rimpasto (che non dovrebbe comunque stravolgere l’attuale giunta) si fa attendere. Lo sottolinea il Partito Democratico di Teramo.
“Che fine ha fatto la “nuova” giunta, signor Sindaco? La fatidica data del 15 gennaio che, stando alle ormai inattendibili parole del Sindaco Brucchi, doveva essere il momento del presunto rilancio dell’attività amministrativa dei “magnifici nove”, è ormai abbondantemente superata – affermano – Come previsto, infatti, stiamo passando dall’azzeramento dell’intero organo politico, azzeramento annunciato proprio dal non credibile Sindaco nell’ “ultima cena” preconsiliare, accompagnato dalle promesse dimissioni del Presidente del Consiglio, ad un misero aggiustamento, un giro di poltroncine, con un poco di cipria, un lieve cambiamento di look”
“Chi non ricorda – aggiungono dal Pd -come diversi consiglieri comunali di maggioranza, in prossimità del consiglio comunale del 17 dicembre, nel quale la sfiducia a Milton Di Sabatino avrebbe significato l’ennesimo smottamento politico di quello che tutti ricordano tristemente come l’immaginario modello Teramo, furono convinti dalle promesse da marinaio del Sindaco Brucchi circa un cambio di passo con l’azzeramento e conseguente utilizzo di nuove persone capaci di invertire il declino della nostra città, massacrata da 11 anni di amministrazione di centrodestra? Ma, come troppo spesso è accaduto, il sindaco Brucchi, costretto a fare gli interessi politici dei capicorrente teramani piuttosto che della città prende tempo, rimanda, rinvia le decisioni che in realtà non è lui a prendere, rendendo sempre più chiaro che le promesse fatte invitavano a cambiare tutto per poi non cambiare niente, scambiando la sala consiliare per la sala da ballo del celebre ‘Il Gattopardo'”.
Per il Partito Democratico, “E’ indubbio come si stia consumando l’ennesima presa in giro nei confronti di molti consiglieri di maggioranza che, così come fu per l’approvazione del bilancio di previsione 2015, continuano ad essere convinti a sostenere questa Giunta sulla base di promesse formulate ad orologeria ma mai mantenute. Ma soprattutto prosegue la presa in giro nei confronti dei cittadini teramani”, per cui il Pd auspica il ritorno alle urne.