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Teramo, Rifondazione Comunista: “Un anno di Brucchi, il bilancio di una città”

Teramo. Ad un anno dall’insediamento del sindaco Maurizio Brucchi e a sei anni da quello del predecessore Gianni Chiodi, la segreteria del Circolo di Teramo del partito di Rifondazione Comunista traccia un bilancio dell’attività amministrativa nel Comune di Teramo.

“Emblema della gestione politica di questi anni” scrive in una nota “può essere, a nostro avviso, via Po. La gestione del traffico in quella zona, infatti, racchiude tutti i difetti che hanno caratterizzato la Giunta Chiodi prima, e quella Brucchi poi: mancanza di programmazione, pressappochismo, scarso interesse nel confronto con la popolazione e clientelismo. I primi due sono evidenti nelle ordinanze, spesso contraddittorie, emanate dagli assessori competenti nel corso degli anni: dalla chiusura totale per chi proveniva da Villa Mosca dello svincolo di via Arno, alla parziale riapertura, per poi finire con una riapertura con due strade che salgono ed una che scende, soluzione, quest’ultima, che crea notevoli disagi a chi proviene da Villa Mosca. Una situazione simile si è verificata con i semafori all’incrocio con via Pannella, prima spenti, poi riaccesi ed infine spenti in base ad un non meglio specificato criterio, nonostante gli inviti, arrivati anche da alcune associazioni, a riattivare il semaforo in un incrocio potenzialmente molto pericoloso”.

Un quadro che, come si legge ancora nella nota, si completa con “le decisioni in merito alla doppia corsia in uscita da Teramo; annunciata in pompa magna come panacea ai mali del traffico cittadino si è rivelata solo una piccola goccia del mare. Quel che è peggio, però, è che, nonostante i proclami televisivi del sindaco, niente è stato fatto per garantire la sicurezza in quel tratto di strada: non sono mai stati predisposti controlli da parte dei Vigili Urbani; non sono stati installati i dissuasori di sosta che avrebbero evitato la costante presenza di auto ferme in doppia fila e non vi è ombra dei rallentatori di velocità. Una situazione, questa, che genera costanti situazioni di potenziale pericolo con auto ferme in mezzo alla carreggiata ed automobilisti che, ad elevata velocità, cambiano corsia e direzione nonostante la doppia striscia continua. Evidentemente per la maggioranza viene prima la salvaguardia degli interessi economici delle attività commerciali presenti in quel tratto di strada, notoriamente amiche dell’amministrazione di centro-destra, che la sicurezza dei cittadini”.