Sel chiede al Pd tavolo politico del centrosinistra teramano

Tommaso-DiFeboTeramo. “È necessario riconvocare il tavolo politico del centrosinistra in provincia di Teramo”. A dirlo è stato Tommaso Di Febo, segretario provinciale di Sinistra Ecologia & Libertà, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta stamane a Teramo.


Vari i temi affrontati da Di Febo, secondo il segretario tutti da discutere insieme al Partito Democratico di Robert Verrocchio. “Bisogna ricostruire l’alleanza”, ha affermato Di Febo, per offrire risposte ad una serie di problematiche, alcune delle quali che vanno a toccare anche il comune dove sino all’anno scorso Verrocchio è stato vicesindaco. Un tavolo, ha dichiarato Di Febo, manca dalla sconfitta della sinistra alle provinciali dell’anno passato.
Sanità, rifiuti, nomine, prossime amministrative. Solo alcune delle questioni toccate dal segretario del partito di Nichi Vendola. “Il centrosinistra deve farsi carico del problema della sanità, bisogna avere una posizione sulla questione dei vari ospedali della provincia di Teramo – ha detto Di Febo – e assieme possiamo avere più forza”. Necessità di posizioni comuni vista anche la giunta di Valter Catarra “che si è distinta per immobilismo”, con un bilancio approvato a fine maggio che “dimostra l’esistenza di problematiche interne” al centrodestra. Di Febo ha avuto critiche anche per la recente scelta da parte dell’amministrazione provinciale di creare una società “in house” cui affidare alcuni servizi dell’ente. “Oltre alla situazione dei precari – ha sottolineato il segretario – così si svuotano settori importanti della provincia”.
Un Pd che dovrebbe parlare anche della questione dei rifiuti, secondo Di Febo, che è tornato a difendere la necessità che la nuova discarica di Grasciano sia in capo al Cirsu piuttosto che a Sogesa.
Parole forti anche per Pineto, “da quattro mesi in una crisi politica senza alcuna motivazione, ma dove sappiamo che i problemi sono legati all’urbanistica”, e sulle nomine del Parco marino del Cerrano. Nomine, quelle del Cda dell’area protetta, secondo Di Febo “abbastanza discutibili, di persone poco competenti” della materia, con il presidente Benigno D’Orazio “seduto in quel posto solo per questioni di potere”.
“Vogliamo cominciare a discutere delle elezioni del 2011 e in che modo ricostruire la coalizione?”, ha chiesto Di Febo. Critiche anche per quanto sta avvenendo a Giulianova, dove si prefigura un possibile ingresso in maggioranza dell’Udc. “Chi deve discutere sull’allargamento? La parte politica o quella amministrativa? – ha chiesto Di Febo – noi pensiamo quella politica. E poi, su quali basi programmatiche?”.

 

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