Silvi, minoranza diserta consiglio comunale per protesta contro le nomine all’Area Marina Protetta del Cerrano

Silvi. Il gruppo consiliare di minoranza del comune di Silvi annuncia che non parteciperà al prossimo consiglio comunale convocato per il 5 ottobre in segno di protesta contro le decisioni assunte dal Sindaco in relazione alle vicende del Parco Marino del Cerrano.

Nonostante nello scorso consiglio comunale, infatti, la minoranza abbia invitato il Primo Cittadino a “rivedere le sue posizioni in virtù di legittimi dubbi sulla regolarità della procedura di nomina dei membri del CDA dell’area protetta, tenendo conto oltretutto dell’interrogazione al Ministro dell’Ambiente presentata dall’On. Tancredi e dell’attenzione rivolta al caso da parte del Prefetto di Teramo, l’amministrazione Comignani ha tirato dritto per la sua strada. Sconcertante lo svolgimento dei lavori in assemblea: la Regione, rappresentata da un componente della segreteria del Presidente (ndr, Ruffini), e non da un Consigliere o da un Assessore, ha sottoposto all’attenzione dei partecipanti, il nome del proprio candidato senza alcuna delibera come invece prevedeva lo Statuto; ed ancor più grave quanto è accaduto sul nome del candidato alla carica di Presidente presentato dal Comune di Silvi. Difatti, in assemblea è giunto il curriculum vitae del dottor Cantarini, persona senza alcuna esperienza nella gestione di Enti pubblici e senza le competenze in materia di tutela ambientale e valorizzazione della biodiversità prescritte dalla legge; ed infine, in maniera del tutto illegittima si è proceduto con le nomine senza consentire la partecipazione ai lavori al Presidente della Provincia di Teramo e al Commissario, probabilmente per non assumere agli atti le dichiarazioni di questi ultimi e documenti da essi prodotti”.

Di fronte a “tali scelleratezze, all’imposizione delle irragionevoli volontà di una maggioranza che agisce privilegiando appartenenze politiche a scapito dei tanti giovani che con preparazione e professionalità avrebbero potuto ricoprire al meglio detto ruolo, preso atto dell’impossibilità di instaurare un confronto costruttivo e democratico”, la minoranza non può che esprimere il proprio dissenso disertando il prossimo consiglio comunale.

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