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Teramo, Istituto Zooprofilattico. L’opposizione regionale propone una legge per il riordino dell’ente

Teramo. E’ stata presentata dal gruppo consiliare regionale del Pd una proposta di legge che tenta di risolvere l’annosa situazione in cui da 17 anni versa l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” di Teramo.

Dal 1993, infatti, il prestigioso ente teramano manca di un consiglio di amministrazione. Al suo posto un commissario, Vincenzo Caporale ed una situazione che il Partito Democratico non stenta a definire “di anarchia”.

Stando a quanto riferito dai consiglieri regionali di opposizione, l’assenza di un organo di tale importanza avrebbe prodotto nel tempo alcuni problemi di gestione. Un esempio per tutti sarebbe costituito dall’impossibilità, per l’organo regionale di controllo, di accedere ai bilanci consuntivi dell’Istituto.

Da qui la decisione del gruppo consiliare del Pd di dar vita ad un progetto di legge, che integri nei contenuti la proposta che sarà, invece, presentata dalla giunta regionale e discussa il prossimo martedì.

“Si tratta di una proposta abbastanza generica” specifica meglio il consigliere Giuseppe Di Luca, descrivendo quanto previsto dalla maggioranza regionale. “Mancano alcuni elementi fondamentali: ad esempio, non sono disciplinate le modalità di elezione del consiglio, né sono previsti i tempi entro i quali si dovrà procedere al riordino dell’Istituto. La proposta del centrodestra ci preoccupa, pertanto, perché sembra che nulla sia stabilito. Ad ogni modo, non vogliamo ostacolare la maggioranza, ma soltanto offrire un contributo”.

L’obiettivo della proposta del gruppo, già presentata in Commissione, è dunque quello di integrare quanto già stabilito dal centrodestra, proponendo, ad esempio, una specifica suddivisione di compiti e funzioni, oltre alle modalità di nomina del direttore generale (il cui mandato dovrebbe durare cinque anni).

Analizzando, infatti, la proposta della maggioranza, tale nomina viene riservata al Ministero della Sanità. Decisione che non vede d’accordo l’opposizione. I consiglieri credono, infatti, che in questo modo la Regione andrebbe a dipendere sempre più dal governo nazionale. Pertanto, propongono che la scelta ricada sul presidente della giunta regionale, come dopotutto accade già in altri  enti.

“Abbiamo cercato di ricalcare quanto già fato in altri Istituti” conferma in proposito Di Luca, “con l’obiettivo di fornire a questa legge i contenuti che gli mancano. Vogliamo, cioè, essere propositivi, appoggiando le scelte che comunque prenderà l’assessore Lanfranco Venturoni. Cerchiamo soltanto di venire in soccorso per le parti manchevoli”.

Ciononostante, non sono mancate alcune precisazioni da parte dei consiglieri d’opposizione, che auspicano un maggiore intervento in futuro da parte della Regione Abruzzo per quanto riguarda questo importante ente. Sembra, infatti, che l’Istituto Zooprofilattico si regga quasi esclusivamente sui contributi statali, in quanto proprio la Regione non sarebbe intervenuta finora economicamente. 

Tania Di Simone