Parco marino Torre del Cerrano, ora vanno stabilite le regole

Perimetro_e_Zonazione_AMP_TorredelCerranoPineto. Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana di mercoledì 7 aprile 2010 è stato pubblicato il Decreto istitutivo dell´Area Marina Protetta “Torre del Cerrano“. Si tratta, di fatto, del quarto Parco nazionale abruzzese, il secondo nel territorio della Provincia di Teramo, unico caso in Abruzzo e nelle regioni limitrofe, di un parco marino.

L´Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”, infatti, è l´unica nel lato occidentale dell´Adriatico mentre le altre aree marine protette italiane in Adriatico si trovano ai due estremi della penisola: Miramare a Trieste e Torre Guaceto nel brindisino, o in alto mare, come nel caso delle Isole Tremiti. La storia dell’area marina protetta inizia nel 1997, quando un piccolo gruppo di ambientalisti locali predisposero un disegno di legge da presentare alla Camera dei Deputati con la proposta di un Parco che proteggesse l´area del Cerrano. L´approvazione da parte del parlamento arrivò subito e, con l´art.4 della legge n.344, nell´ottobre successivo, “Torre del Cerrano” entrò nell´elenco delle aree di reperimento per l´istituzione di un’Area Marina Protetta. Dopo oltre un decennio la condivisione dell’idea iniziale con gli Enti Locali interessati, e in particolare con i Comuni di Pineto e Silvi, ha premiato i promotori dell’istituzione dell’area protetta. Nel gennaio del 2008 nella Conferenza Unificata Stato-Enti Locali i due Comuni hanno portato il Decreto Istitutivo all’approvazione e, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, l´8 febbraio successivo, si è costituito il Consorzio di Gestione tra i due comuni interessati, Pineto e Silvi, la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo. La pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale è stata però  bloccata nella sua fase di definizione degli impegni economici e la macchina burocratica ha rallentato il suo cammino. Nel frattempo sono stati organizzati Seminari formativi, Convegni e incontri con le categorie interessate, un Master dell´Università di Teramo appositamente organizzato a Pineto, Campi di Archeologia Subacquea con l´Università di Roma svoltisi alla Torre di Cerrano, eventi cinematografici in Piazza, Campi scuola per i bambini, e l altre numerose iniziative che si sono susseguite a Pineto e Silvi, con l´apporto di tutte le maggiori associazioni di protezione ambientale nazionali con il coinvolgimento delle associazioni locali.  Torre del Cerrano è divenuto il fulcro di un sistema di aree protette che si allarga all´intero Adriatico. Con la firma della “Carta di Cerrano” da parte di ben 19 aree protette adriatiche di 5 differenti paesi ed il coinvolgimento di più di 30 strutture di ricerca e di promozione locale, si è avviato un percorso di progettazione partecipata su finanziamenti di provenienza comunitaria che vede già sul tavolo ben sei progetti europei sui vari tipi di programma che si è avuto modo di individuare. Progetti per avviare uno sviluppo sostenibile e la conservazione del patrimonio naturale in uno degli angoli più belli del nostro Abruzzo e dell´Italia intera.
I Decreti pubblicati di fatto sono due. Il primo, istitutivo dell´area protetta, è il D.M. 21 ottobre 2009 che individua l´area, definisce i termini di conservazione, affida al Consorzio costituito da comuni, provincia e regione, la gestione dell´Amp e stanzia il primo budget di risorse economiche nazionali per il funzionamento: 250.000 Euro il primo anno e 100mila l´anno per gli anni successivi. Il secondo decreto, invece, il D.M. n.218 del 28 luglio 2009 è il Regolamento delle discipline consentite in termini di salvaguardia in attesa della definizione dei disciplinari più dettagliati da parte del Consorzio di Gestione dell´Area marina protetta “Torre del Cerrano”.
I tempi ora sono stretti ed il Consorzio deve definire, con i regolamenti di esecuzione dell´Area Marina Protetta,  le modalità di pesca consentite,i sistemi di fruizione dell´area a mare e della fascia dunale costiera, i modelli di gestione delle attività turistiche e, soprattutto, i sistemi di funzionamento dello stesso organo di gestione. Il Comune di Pineto ha già preso contatti con la Provincia per l’eventuale affidamento dell’edificio della Torre di Cerrano per localizzare il centro visite del Parco, mantenendo, nel contempo, la struttura di ricerca dell’Istituto Zooprofilattico. Dovrebbe, inoltre, essere realizzata una pista ciclopedonale che completi il percorso già esistente collegando Silvi con Pineto e aggiungendo un altro tassello a quello che è definito il Corridoio Verde Adriatico.

Raffaele Di Marcello

 

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