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Teramo, Di Pasquale (Pd): “Brucchi vuole fare cassa sulla pelle dei cittadini”

“Spremuti come limoni”. Per la consigliera comunale del Pd di Teramo, Manola Di Pasquale, è questa la condizione dei cittadini teramani che, grazie alle scelte portate avanti dal sindaco Maurizio Brucchi e dalla sua giunta, sono i soli a subire sulla propria pelle la necessità di “fare cassa e chiudere il bilancio”. Per la Di Pasquale, infatti, non potendo aumentare le tasse già previste nella loro aliquota massima, il Comune di Teramo “prevede di migliorare le entrate con le contravvenzioni per violazione norme codice della strada”.
Secondo la consigliera, infatti, nel nuovo bilancio preventivo, che andrà in consiglio giovedì, si prevede un aumento delle entrate da multe di oltre un milione e 200mila euro, passando da una previsione di 740 mila euro del 2014 ad una di 2 milioni e 40mila euro di quest’anno.

“Ovviamente”, dice la Di Pasquale, “manco a dirlo, tutto merito delle contravvenzioni per accessi non autorizzati nella Ztl”, visto che in soli 4 mesi sarebbero state già 15mila le contravvenzioni elevate e nonostante si stia procedendo ad una serie di annullamenti parziali, la previsione di incasso è di oltre un milione e 200mila euro. “Una manna dal cielo”, come conferma la consigliera, “per le casse disastrate del Comune”.

Inoltre, dal bilancio sono state eliminate le spese per il servizio di pulizie immobili comunali per 440 mila euro e per la manutenzione verde pubblico per 240mila, lasciando, quindi, senza speranza i dipendenti Team già messi in cassa integrazione che, se non ricollocati in altri servizi, tra breve perderanno il posto di lavoro in maniera definitiva.

Il tutto continuando a mantenerele tasse Tasi, Imu e Tari nella previsione massima non prevedendo riduzioni di alcun genere nonostante gli impegni pubblici presi dal sindaco. Inoltre per la Di Pasquale, la volontà di ridurre i costi della politica è stata solo “fumo negli occhi”, visto che il numero degli assessori resta identico e la riduzione delle indennità comporta una riduzione di soli 44mila euro.

“Insomma, la classe politica mantiene i suoi privilegi”, conclude la Di Pasquale, “e i cittadini teramani spremuti come limoni continuano ad impoverirsi, sotto gli occhi indifferenti del sindaco Brucchi e della sua inutile maggioranza.