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Roseto, Pavone pronto a ricandidarsi. Ma il centro destra frena

Una riunione voluta soprattutto per iniziare a pensare alle elezioni amministrative del 2016. Il sindaco di Roseto Enio Pavone ha chiamato l’altra sera a rapporto tutte le forze politiche che lo sostengono quali Liberalsocialisti, Forza Italia-Pdl, Nuovo Centro Destra, Roseto Tricolore, FdI-An, Insieme per Roseto, Io Amo l’italia, Destra Sociale, Popolo di Roseto, oltre ai rappresentanti di Noi con Salvini, nato meno di un anno fa in città.

Nel corso della riunione il segretario politico dei Liberalsocialisti, Toriella Iezzi, quando si è passati a discutere del prossimo candidato a sindaco che sarà espresso dalla coalizione, a nome del proprio gruppo ha avanzato la proposta di ricandidatura di Enio Pavone. E lo stesso primo cittadino uscente ha dato la sua piena disponibilità per l’investitura per le elezioni che si terranno nella prossima primavera.

E’ emerso però un altro aspetto: la ricandidatura dovrà essere possibilmente la più condivisibile all’interno del centro destra. Ma i vertici provinciali della coalizione, pur riconoscendo a Pavone il lavoro svolto in questi anni in un momento particolarmente difficile per l’intero Paese, hanno intenzione di analizzare bene la situazione e non è escluso che ci possa essere anche una proposta alternativa al sindaco attualmente in carica. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo vertice per affrontare proprio la proposta di ricandidatura di Pavone.

Non tutti comunque erano stati invitati al tavolo politico dell’altra sera. Mancava il movimento LaDestra che ha evidenziato questa sua assenza in un post pubblicato sulla propria pagina facebook.

“Un gesto che denota assoluta autoreferenzialità e ingratitudine”, si legge, “dimenticando il contributo attivo che il nostro partito ha dato alla sua elezione nel 2011. Allora noi c’eravamo e ci siamo sempre stati, come dimostra la corposa rassegna stampa presente nel nostro spazio facebook: liberi, spesso critici e sopratutto propositivi. Ed esistiamo ancora, al contrario della moltitudine di partiti e civiche di coalizione dissoltisi come neve al sole. Molto probabilmente proprio questo nostro modus operandi, a volte fastidioso e non del tutto controllabile, ha marcato la volontà altrui di ignorarci. Ne prendiamo atto, così come prendiamo atto che al tavolo sono stati invitati liberi insultatori contro questa amministrazione e doppiogiochisti nella perenne ombra. A questo punto ci riteniamo orgogliosi di non essere stati presenti e resteremo nel tessuto sociale Rosetano con dignità e costante attenzione”.