Alba Adriatica. Pratiche bloccate in ufficio perché manca un tecnico incaricato di firmare i pareri sotto il profilo di legittimità ai beni ambientali. Sale il malcontento, ad Alba Adriatica, e soprattutto tra coloro (oltre 20 le richieste ancora inevase che giacciono negli uffici), che hanno chiesto all’ente di poter effettuare dei lavori nelle zone (soprattutto a ridosso del lungomare) che ricadono nelle cosiddette aree sottoposte al vincolo dei beni ambientali.
Da qualche tempo, infatti, la materia è passata sotto l’egida delle singole amministrazioni comunali (in precedenza se ne occupava la Regione), che devono nominare un responsabile, presente in pianta organica, che poi è deputato ad esaminare le pratiche edilizie e rilasciare i relativi pareri. Anche ad Alba Adriatica dovrebbe accadere la stessa cosa, ma l’ente ancora non riesce a dirimere la questione e i ritardi accumulati, in alcuni casi, rischiano di vanificare delle migliorie alle strutture turistiche, che alcuni imprenditori avevano in serbo per l’arrivo della bella stagione. Il problema, a quanto pare, sembra risiedere tutto nei carichi di lavoro dei funzionari dell’ufficio tecnico, e al momento il sindaco Franchino Giovannelli (che ha la delega all’urbanistica), ancora non sarebbe riuscito a trovare una via d’uscita. Certo, il personale in dotazione al Comune di Alba è decisamente troppo esiguo, ma è altrettanto vero che il nodo va sciolto, anche in tempi rapidi anche perché coloro che hanno presentato le pratiche edilizie, sollecitano risposte rapide.
