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Provincia Teramo, opposizione battagliera contro le società partecipate

Teramo. “La nostra intenzione è di dar vita ad una vera e propria battaglia”. È la promessa dell’opposizione provinciale di Teramo, che scenderà in campo nel Consiglio previsto per la giornata di domani contro la decisione di dismettere la partecipazione della Provincia di Teramo da ben sei aziende (Teramo Ambiente, Innovazione Spa, Arpa, Sviluppo Italia, Banca Etica, Finanziaria Partecipazioni e Investimenti).

Un’uscita definita dalla minoranza come illogica e ingiustificata, ma, soprattutto, come un tentativo di mascherare le incompatibilità dei consiglieri provinciali Raimondo Micheli e Flaviano Montebello. Entrambi, infatti, non possono cumulare il gettone di presenza percepito come consiglieri con l’indennità derivante, invece, dai ruoli rivestiti in due delle aziende interessate. Micheli è, infatti, presidente Team, mentre Montebello è consigliere d’amministrazione dell’Arpa.

La questione sarà portata nuovamente all’attenzione della maggioranza per chiarire alcune delle motivazioni avvalorate finora dalla giunta. Fra tutte, avrebbe suscitato particolare clamore quella con cui è stata giustificata l’uscita dalla Banca Etica.

“Dicono che non ci sia l’esercizio del credito” spiega meglio il capogruppo Ernino D’Agostino, “ma stiamo parlando di un ente che è ispirato a principi di tutt’altra sorta rispetto ai normali enti che operano nel mercato creditizio. Inoltre, quando fu decisa, la partecipazione alla Banca Etica fu molto apprezzata anche dal vescovo di Teramo. Speriamo, perciò, che almeno in questo caso abbiano un minimo di sensibilità sociale, perché si tratta di uno scempio morale più che politico”.

Ragioni opinabili, dunque, quelle alla base della deliberazione, considerando anche il fatto che soltanto la Banca Etica avrebbe finanziato, nel 2009, 10 aziende nel teramano, mentre le altre aziende continuano a produrre utili. “Inoltre” continua D’Agostino, “nel caso di Arpa e Team si tratta di due aziende strategiche. La prima in quanto una delle competenze della Provincia riguarda proprio la viabilità e i trasporti, la seconda perché la Teramo Ambiente si troverà senza dubbio a gestire sempre più i rifiuti”. Il riferimento del capogruppo è ovviamente ai tagli agli enti locali previsti dalla Finanziaria.

A tutto questo si aggiungerebbe, infine, la scelta di dismettere la partecipazione ad Innovazione Spa, una società in house che gestisce servizi e da cui la Provincia di Teramo sceglie di uscire proprio mentre si sta lavorando per crearne un’altra ex novo.

“Com’è evidente” conclude D’Agostino, “si tratta di contenuti poco seri che gridano vendetta. Il nostro auspicio è di non trovare in Consiglio soldati inquadrati militarmente in squadre che votano senza porsi domande”.

Tania Di Simone