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Stipendi d’oro e auto blu, le precisazioni dei dipendenti della Provincia di Teramo

Teramo. Stipendi d’oro, somme non dovute, che potrebbero essere restituite, e un uso allegro delle auto blu da parte dei funzionari della Provincia. Se da un lato la polemica sui compensi dei funzionari della Provincia di Teramo non si attenua, dall’altra ci sono i dipendenti dello stesso ente, che finiti nel tritacarne mediatico della vicenda, non ci stanno ad essere etichettati come dei privilegiati.

Anzi, qualcuno di loro (in maniera anonima) vuole ribadire che la stragrande maggioranza di coloro che lavorano alla Provincia percepiscono stipendi medi di 1.100 euro per 13 mensilità e che la vicenda degli stipendi d’oro e delle somme non dovute, riguarderebbe solo figure apicali, tra le quali l’ex direttore generale dell’ente. “La campagna mediatica, aiutata anche dalla stampa nazionale, contro la pubblica amministrazione conduce a far di ogni erba un fascio” – ci fanno sapere alcuni impiegati che preferiscono rimanere anonimi – “ma la verità è che l’amministrazione sa bene chi lavora e chi no, ma non fa nulla per stanare i cosiddetti “fannulloni” e valorizzare chi, anche con sacrificio personale, porta avanti le attività di ufficio”. Altro tema molto d’attualità in questi giorni, riguarda l’uso (giudicato eccessivo) delle auto blu o di rappresentanza. “Le auto di rappresentanza” fanno sapere dalla Provincia, “ sono solo quattro, una delle quali ad esclusivo uso del Presidente, ed il loro utilizzo è praticamente di esclusivo appannaggio di assessori e consiglieri. Le altre autovetture sono funzionali alle attività dei settori, che le utilizzano per sopralluoghi tecnici e servizio – vedi viabilità e polizia provinciale. Non si capisce, quindi, perché un assessore dovrebbe utilizzare i mezzi dell’ente per le sue attività politiche mentre un dirigente o un funzionario non possa servirsi delle auto provinciali per svolgere il suo lavoro.” Tra l’altro fonti sindacali interne alla Provincia evidenziano come la nuova amministrazione sia in notevole ritardo sulla definizione del fondo per i dipendenti del 2009, con conseguente mancato pagamento del salario accessorio dell’anno passato. “La giustificazione è stata che l’Ente è sottoposto a verifica da parte del Ministero – dichiara un componente della Rsu – Ma noi dipendenti che colpa ne abbiamo? La nuova Giunta aveva promesso cambiamenti epocali ma, ad oggi, nelle stanze della Provincia, quasi nulla è cambiato e, a rimetterci, sono sempre i lavoratori che, forse è il caso di ricordarlo, portano avanti la complessa macchina tecnico-amministrativa della Provincia nonostante tutto”.