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Turismo, Ruffini (Pd): “E’ caos loghi in provincia di Teramo”

Teramo. Il consigliere regionale del Pd Claudio Ruffini critica la promozione turistica della provincia di Teramo, inneggiata e condivisa in questi giorni dalla giunta regionale.

Dopo la nascita del logo “Costa blu”, sponsorizzato dalla Provincia di Teramo, che identifica i Comuni del litorale teramano (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi), è infatti nato anche un altro logo, “Costa dei parchi”, su iniziativa di albergatori, balneatori e strutture ricettive e sponsorizzato dal governatore d’Abruzzo, Gianni Chiodi e dall’assessore regionale Mauro Di Dalmazio.

“Mi chiedo cosa stia succedendo nella promozione turistica” sostiene in proposito Ruffini. “Prima Di Dalmazio annuncia un sistema turistico coeso e integrato tra enti e imprese turistiche, poi, a distanza di un mese, partecipa al battesimo in pompa magna di un nuovo logo turistico a Tortoreto”.

Il consigliere ricorda di aver condiviso, all’indomani del sisma del 6 aprile 2009, l’idea dell’unicità dell’Abruzzo che esce insieme dal terremoto, la necessità di “non dividersi” e dare segnali di rilancio turistico unitari, chiari e condivisi.

“Invece si è preferito correre dietro ad iniziative estemporanee e prive di una programmazione” lamenta Claudio Ruffini. “Si è andati alla Bit di Milano con il “Costa blu” e si è tornati che era diventato il “Costa dei parchi”. Quale strada sta percorrendo la Regione? Qual è il logo ufficiale della costa teramana? Con quali contenuti e risorse saranno “riempiti” questi marchi? Sono queste le risposte che Di Dalmazio dovrebbe dare agli operatori del settore e agli abruzzesi. Le cene di gala, le inaugurazioni tra amici e la pur importante partecipazione alla Bit non portano nessun turista in Abruzzo”.

Alle porte della stagione estiva, con la crisi economica che incombe e gli sfollati ancora sulla costa, il consigliere regionale crede che manchi completamente una campagna di promozione della Regione Abruzzo, nonostante il turismo rappresenti una voce importante del Pil regionale e dell’economia della costa teramana.

“I segnali per questa stagione sono preoccupanti” conclude Ruffini, “ma quello che preoccupa di più è che i nostri rappresentanti non se ne sono accorti. Anzi, più che dialogare, Provincia e Regione si rincorrono in iniziative di facciata che nulla porteranno al turismo regionale e teramano”.