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Bellante, ambientalisti avviano raccolta firme contro privatizzazione acqua

Bellante. Un’assemblea per programmare la raccolta firme contro la privatizzazione dell’acqua. In linea con il gruppo di Beppe Grillo alcuni rappresentanti del comitato locale hanno organizzato, nei giorni scorsi, un’assemblea nella sala conferenze dell’Agriservice per affrontare il tema dell’acqua.

Nell’occasione presentato anche un nuovo blog che, pur collegandosi con il nazionale di Grillo, diventa autonomo a servizio degli abitanti di Bellante e paesi vicini allo scopo di dare visibilità alle battaglie ambientaliste e sociali. Ad aprire l’assemblea Raffaele Antonietti che ha parlato di incrementare a Bellante e paesi limitrofi non solo la battaglia contro la privatizzazione dell’acqua. Tra i relatori l’esperta Angela Di Giovannantonio del coordinamento Abruzzo Social Forum per l’acqua e il giornalista Giuliano Marsili. A presentare invece il nuovo blog locale Giuseppe Perla, esperto informatico, che ha posto l’accento sulla “ grande opportunità della rete per denunciare tutto ciò che accade intorno a noi, un modo per ascoltare i bisogni dei cittadini e intercettare le loro problematiche”. Angela Di Giovannantonio, nella sua relazione, ha illustrato in maniera esaustiva la problematica della privatizzazione dell’acqua, puntando il dito contro società multinazionali che cercherebbero di inserirsi nei bandi, un effetto deleterio per la popolazione che vedrebbe lievitati i costi del servizio idrico fino al 100%. La Giovannantonio ha portato come esempio il comune di Arezzo, la prima città Italiana ad aver aderito alla privatizzazione, dove i cittadini e i comitati da tempo stanno cercando di uscire dalla convenzione, un contratto capestro intriso di cavilli e clausole. La rappresentante del Social Forum dell’acqua ha poi illustrato le tappe delle prossime iniziative, la manifestazione nazionale in programma per il 20 marzo a Roma, l’imminente inizio della raccolta firme per il referendum abrogativo, in programma per i primi di aprile e l’attività di pressione su tutti i sindaci dell’Abruzzo perché effettuino la variazione dello statuto comunale, dove l’acqua viene definita finalmente un bene pubblico e non una merce. Giuliano Marsili ha parlato della grande opportunità di utilizzare la Class Action e la convenzione Europea di Arus per portare avanti le battaglie locali, in primis questa dell’acqua. “ le battaglie si vincono quando sono giuste – ha detto – e quando a parteciparvi sono una grande moltitudine di cittadini e si verifichi il miracolo della partecipazione di molte associazioni, comitati e forze politiche come avvenuto ad Alba Adriatica, una battaglia che ha evitato il taglio dei marciapiedi storici della pineta mare”.