Teramo. Rifondazione Comunista si schiera con Davide Rosci, dopo il ritorno in carcere del leader degli Antifà teramani.
“L’arresto del compagno Davide Rosci rappresenta l’ennesima violenta ingiustizia nei suoi confronti – dice il partito in una nota – E’ il frutto di una sentenza che punisce un innocente e condanna la “lesa maestà” con sei lunghi anni di carcerazione. Davide – sempre secondo Rifondazione – è stato punito per aver deciso di manifestare ed essere rimasto coinvolto in scontri di piazza senza danneggiare o distruggere alcunché o ferire nessuno, ma semplicemente perché quel giorno alcuni appartenenti alle forze dell’ordine hanno avuto la peggio e, allora, bisognava trovare dei colpevoli e fargliela pagare, a prescindere dalla realtà degli eventi”.
“Sei anni – prosegue Rifondazione – sono molti di più di quelli che forse si prenderanno i responsabili del fallimento della Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, semmai verranno ritenuti responsabili, pur avendo creato dei danni al territorio teramano inestimabili, sia nei confronti del tessuto economico, sia nei confronti di tanti risparmiatori truffati. Tutto ciò però non conta, l’importante è sbattere in galera per sei anni chi viene accusato di resistenza a pubblico ufficiale e devastazione, senza aver devastato nulla”.