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Giulianova, Il Cittadino Governante: ‘il consiglio ha autorizzato lo sfregio del lungomare’

Giulianova. “Avevamo richiamato l’attenzione qualche giorno prima del consiglio di ieri su alcuni temi che sarebbero stati discussi, tra questi uno riguardante la qualità urbanistica della zona alberghiera. Assecondando l’impropria, e probabilmente interessata, richiesta di un tecnico l’amministrazione comunale, senza motivazione alcuna, stava per ridurre le distanze tra fabbricati nella zona alberghiera, a soli 10 metri,e in alcuni casi anche a meno!”.

Lo ha denunciato l’associazione giuliese Il Cittadino Governante, ricordando “Qualche anno fa quando in Comune si volle portare l’altezza massima degli hotel a 24 metri, la Provincia, con lungimiranza, prescrisse che contemporaneamente occorreva aumentare le distanze fra gli edifici e renderle pari all’edificio più alto, cioè 24 metri. D’altra parte è il buon senso che dice ciò: più si cresce in altezza, più vanno aumentati gli spazi a terra per evitare un’indistinta colata di cemento, specialmente sul lungomare.  Di fronte a scelte così gravi per il destino della città che possono creare danni irreversibili nel nostro bel territorio, ingrediente fondamentale per la nostra economia turistica, Il Cittadino Governante si è impegnato a fondo per far conservare le norme che nel PRG stabiliscono attualmente congrue distanze dai fabbricati per gli hotel. Non c’è stato nulla da fare: il grave deficit di cultura politico-amministrativa che contraddistingue l’amministrazione comunale in carica, mescolato ad un uso arrogante e spregiudicato del potere, non solo ha fatto respingere le nostre proposte, ma ha persino portato ad ignorare il perentorio invito della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici. Essa, su nostra segnalazione, era di nuovo intervenuta a poche ore dall’inizio del consiglio con una nota ufficiale (allegata) che stigmatizzava il mancato rispetto nella delibera consiliare (da sottoporre all’approvazione del consiglio) delle indicazioni date per la tutela del paesaggio costiero giuliese che, va ricordato, è stato dichiarato da un D.M. del 1969 “bene di notevole interesse pubblico”. L’invito a correggere la delibera nell’ottica di un proficuo rapporto di collaborazione fra Enti pubblici è stato “cestinato” dalla maggioranza con irritazione e altezzosità. A nulla è valso il nostro argomentare per ricondurre alla ragionevolezza il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione (eccezion fatta per il M5S). Anzi con una conduzione gravemente autoritaria del dibattito consiliare è stata persino impedita la replica all’esponente in consiglio del Cittadino Governante, dopo che numerosi esponenti della maggioranza avevano potuto dire tranquillamente la loro”.

Secondo l’associazione giuliese “eri sera si è consumata una delle più brutte pagine della vita pubblica cittadina”. Il consigliere Arboretti ha dichiarato: “ho avuto la spiacevole sensazione di trovarmi all’interno di clima squadristico, dove prima ti manganellano e poi ti impongono di tacere a forza. A Giulianova forse è il caso che i cittadini comincino ad interessarsi più da vicino dei propri interessi, quelli generali, quelli di tutti, quelli che hanno a che fare con i beni comuni, altrimenti fra qualche tempo potrebbe essere troppo tardi”.