L’opposizione torna a tuonare contro il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi in relazione alla Tassa sui rifiuti 2015. Questa volta è il Gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Teramo ad affondare il coltello evidenziando l’incapacità di questa amministrazione nell’ottenere una effettiva riduzione strutturale del costo del servizio.
“Una riduzione solo apparente”, come si legge nella nota visto che “se è vero che il dato complessivo del PEF 2015 si assesta sui 10.860.000 euro, non possono non essere tenuti in considerazione o sottovalutati i circa 2 milioni e 300 mila euro corrispondenti ai crediti inesigibili e al conguaglio dei consuntivi dei precedenti PEF 2010-2014 che, se fossero aggiunti, farebbero schizzare il costo oltre i 13 milioni di euro e che al momento sono stati soltanto ‘congelati’ con il chiaro obiettivo politico di far passare nell’opinione pubblica il messaggio di aver apportato qualche riduzione del costo medesimo”.
Per il Pd, infatti, l’operazione dello scorso anno è stata solo “una mera operazione di facciata finalizzata a dare solo l’impressione di una riduzione attraverso l’applicazione di un contributo regionale, una tantum, che non ha avuto alcun effetto strutturale e benefico sul costo del servizio”.
Inoltre la richiesta dei conguagli relativi agli anni precedenti è, secondo il Pd, un effetto del mancato controllo da parte dell’amministrazione sui consuntivi “che, come tutti i gruppi di opposizione hanno sempre puntualmente denunciato, o non venivano presentati in Consiglio comunale o venivano indicati senza alcuna spiegazione sugli scostamenti rispetto alle previsioni”.
E visto che anche nel Piano economico e finanziario di quest’anno i costi fissi rappresentano ancora più della metà del totale, è chiara per il Pd, la “ mancata volontà” di intervenire in maniera strutturale. Non ci sarebbero infatti riduzioni sostanziali dei costi degli organi di vertice, né una riorganizzazione dei costi del personale amministrativo apicale.
“Gli interventi”, si legge nella nota, “si concentrano esclusivamente sull’anello debole della catena ovvero sul personale operaio, con riflessi indiretti sulla qualità delle modalità di svolgimento del servizio”. Per il Pd, dunque, il PEF rappresenta l’ennesimo maldestro tentativo da parte di questa Giunta di cercare, di fronte all’opinione pubblica, un po’ di ossigeno con il solo disperato obiettivo di prolungare l’agonia di un’amministrazione che, di fatto, non ha più la fiducia dei suoi cittadini e della sua maggioranza in Consiglio comunale”.