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Variante quartiere Annunziata, Mercante (M5S) contro Mastromauro: ‘dica la verità anche su Cpl Concordia’

Giulianova. “Sono rimasto esterrefatto dal trionfalismo del Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, sulla vicenda della approvazione della variante al contratto di quartiere dell’Annunziata. Il Sindaco persevera nell’improbabile tentativo di far credere alla collettività e, in special modo ai cittadini giuliesi, che un’opera, chiaramente progettata nell’interesse di pochi privati, possa rappresentare, al contrario, un vantaggio per il nostro territorio”. Queste le parole del Capogruppo del M5S in Regione, Riccardo Mercante, dopo l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della variante al piano paesistico regionale in accoglimento delle modifiche proposte dalla Amministrazione comunale di Giulianova.

“Il contratto di quartiere dell’Annunziata – ha spiegato Mercante – era stato elaborato, originariamente, come opera destinata alla riqualificazione di un’area urbana di grande rilevanza e densamente popolata, attraverso il recupero di numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica, la realizzazione di interventi di ammodernamento e ristrutturazione, il miglioramento della rete stradale e la sistemazione di ampie zone a verde pubblico. Purtroppo un’Amministrazione comunale non lungimirante ha completamente stravolto le finalità del progetto iniziale, con la scellerata idea della riperimetrazione della riserva naturale del Borsacchio, con l’assegnazione ai privati della porzione di terreno ad ovest del parcheggio del lungomare Rodi ed il conseguente cambio di destinazione d’uso di tale area da ricettivo-turistico a residenziale, con la concessione per 30 anni, in comodato d’uso gratuito, sempre e ad imprenditori privati, di una porzione di parco di 1000 mq per far fronte ad una richiesta risarcitoria di soli 21.000 euro”.

“I risultati di una simile operazione ed i nodi che, nel frattempo, sono venuti al pettine – ha continuato Mercante – balzano con chiarezza agli occhi di tutti: svalutazione dell’intera area che viene a perdere la sua tradizionale vocazione turistico- ambientale, vantaggi economici per gli imprenditori privati derivanti dall’uso di parte del parco come parcheggio, e dal maggior valore delle nuove strutture che verranno costruite fronte mare. Vantaggi che non possono essere assolutamente compensati, come vuole far credere il Sindaco di Giulianova, dalla riduzione del 20% delle volumetrie delle nuove palazzine che avranno, comunque, un impatto devastante in un’area che avrebbe dovuto essere destinata a ben altri scopi. La stessa Soprintendenza, come ho avuto modo di sottolineare nella seduta del Consiglio regionale, tra l’altro stranamente estromessa dalla Amministrazione comunale di Giulianova dall’intero iter procedura le, ha espresso forti dubbi sulla possibilità che un’area dalle forti valenze paesaggistiche ed ambientali possa essere migliorata attraverso la costruzione di nuove strutture ricettive e residenziali. Senza dimenticare, poi, che le opere realizzate negli scorsi anni, probabilmente in violazione del piano paesistico regionale e sulla cui legittimità procedurale è già stato richiesto l’intervento della magistratura, potrebbero, in questo modo, essere oggetto di una vera e propria sanatoria generalizzata.

“Il Sindaco di Giulianova – ha concluso Mercante – piuttosto che esprimere valutazioni insensate sul comportamento altrui, dovrebbe preoccuparsi di spiegare tutto questo ai cittadini, dicendo loro la verità, senza sottacere neppure che tra i soggetti coinvolti nel progetto figura anche la Cpl Concordia, società da alcune settimane al cento delle cronache giudiziarie. Il mio ruolo di Consigliere regionale, chiamato a rappresentare gli interessi degli abruzzesi, a maggior ragione in questo caso, come cittadino di Giulianova, mi ha spinto, proprio per il bene della mia città, a votare contro un provvedimento così scellerato. Ed a Mastromauro vorrei, infine ricordare, che sono stati i suoi stessi compagni di partito, in Consiglio regionale, a dimostrare la veridicità delle mie affermazioni votando sì a favore della variante ma affrettandosi, contemporaneamente, a sottolineare come tale approvazione fosse un atto dovuto e come tutte le eventuali responsabilità conseguenti dovranno essere imputate esclusivamente alla Amministrazione comunale di Giulianova, riconoscendo, in tal modo, essi stessi, l’esistenza di pesanti dubbi e criticità all’interno del progetto. Il bene di una città è il bene collettivo, non di certo quello di pochi privilegiati”.