Teramo. Dopo le accuse di Alfiero Di Giammartino, Ernino D’Agostino risponde, intenzionato ad opporsi a soluzioni non condivise e considerate, a detta dell’ex presidente, impraticabili.
Il riferimento è, ovviamente, all’annosa questione dei 90 precari della Provincia di Teramo. Proprio stamane, infatti, il segretario della UIL-FPL aveva accusato la precedente giunta provinciale di aver favorito il precariato dei lavoratori in questione.
“Vorrei, invece, precisare” interviene a riguardo D’Agostino “che la mia giunta promosse tempestivamente il processo di stabilizzazione, trasformando per coloro i quali ne avevano i requisiti i contratti di collaborazione in contratti a tempo determinato”.
Secondo l’ex presidente, si arrivò anche alla modifica del piano occupazionale dell’ente, prevedendo il numero massimo di assunzioni a tempo indeterminato sulla base delle previsioni pluriennali di bilancio.
“Il sottoscritto” continua D’Agostino “non assunse “impegni verbali”, ma sottoscrisse precise intese sindacali, oggi messe in discussione dalla nuova giunta. La proroga dei 18 mesi, nell’ambito delle intese sottoscritte, era funzionale alla maturazione dei requisiti per la stabilizzazione ed è stata l’attuale giunta a ridurre drasticamente il periodo di proroga, mettendo a rischio i posti di lavoro”.
D’Agostino ha sottolineato anche le motivazioni alla base delle procedure concorsuali per i dirigenti che, a detta dell’ex presidente, sarebbero state necessarie per assicurare la guida di settori dell’ente per i quali non era più possibile protrarre gli incarichi temporanei.
Ernino D’Agostino punta, infine, il dito sul fatto che la precedente giunta non avrebbe mai esternalizzato servizi riferibili a funzioni essenziali dell’ente, ma soltanto servizi ed interventi aggiuntivi, che non potevano essere garantiti da dipendenti della Provincia.