Teramo. Turismo e strade sono il cruccio delle aree interne teramane: quella della Gran Sasso come quella della Laga. Questa mattina i Sindaci o loro delegati si sono incontrati con il presidente Renzo Di Sabatino con l’obiettivo di confrontarsi su progetti comuni, da presentare insieme in un’ottica di area vasta strategica.
Alle riunioni hanno partecipato anche i consiglieri delegati Mauro Scarpantonio, Piergiorgio Possenti e Maurizio Verna. Quelli di questa mattina hanno chiuso il ciclo di incontro con le aree omogenee della Provincia organizzati proprio per raccogliere idee e progetti da presentare a finanziamento sui diversi assi: regionali, nazionali ed europei.
Prima di tutto, però, l’attenzione si è concentrata sui problemi della viabilità, della mancanza di risorse per la manutenzione ordinaria, sulle strade e sui versanti piagati dal dissesto idrogeologico. L’accessibilità ai luoghi è ritenuta condizione prioritaria per l’efficacia e il successo di qualsiasi operazione di rilancio turistico.
A questo proposito due le iniziative da assumere subito: “Abbiamo chiesto alla Regione di riutilizzare i fondi Pit non spesi a favore della sistemazione di strade di montagna ad alto valore naturalistico – ha spiegato Di Sabatino – ma tornare a garantire la cura dei luoghi è necessario coordinare le risorse umane e i mezzi a disposizione di Comuni e Provincia per la manutenzione ordinaria. Visto che la manutenzione e gli investimenti sulle strade, una volta fatta chiarezza su tempi e modi della riforma, sarà il cuore del nuovo ente di area vasta c’è da aspettarsi che tornino anche i finanziamenti”.
Sulle politiche turistiche e ambientali i Sindaci hanno mostrato “una gran voglia di collaborare per un progetto di offerta turistica integrata tenuto conto che si tratta di aree con un grande patrimonio naturalistico, storico e anche religioso”. Il Gran Sasso al centro, poi la Laga con Campli e Civitella, il santuario di San Gabriele, Castelli, Montorio solo per citare alcuni dei numerosi punti di forza.
Il Consiglio Provinciale, nel maggio scorso, ha adottato i nuovi ”Indirizzi strategici per la Pianificazione territoriale” con una variante all’atuale Piano territoriale e il “Piano Strategico per la sostenibilità ambientale e il contenimento del consumo di suolo”.
Prima di proseguire nell’iter burocratico, la Provincia vuole dedicare un ulteriore spazio di confronto in modo da illustrare e, quindi, condividere con i principali attori del territorio le strategie che sono contenute nella nuova programmazione e valutare, se il caso, di riaprire i termini per le osservazioni.
A questo scopo è stato definito un calendario di incontri:
Sub-ambito montano (Comuni di Valle Castellana, Rocca Santa Maria, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Pietracamela, Isola del Gran Sasso, Parco Nazionale Gran Sasso-Laga ): incontro il 10/03/2015 alle ore 15.00;
Sub-ambito pedemontano (Comuni di Civitella del Tronto, Campli, Torricella Sicura, Montorio al Vomano, Castel Castagna, Colledara, Tossicia, Castelli): incontro l’11/03/2015 alle ore 16.00;
Sub-ambito Vomano (Comuni di Basciano, Penna Sant’Andrea, Cermignano, Cellino Attanasio, Canzano, Castellalto, Notaresco, Morro d’Oro, Roseto degli Abruzzi): incontro il 12/03/2015 alle ore 15.00;
Sub-ambito Fino-Piomba (Comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino, Castilenti, Atri, Pineto, Silvi): incontro il 17/03/2015 alle ore 15.00;
Sub-ambito Vibrata (Comuni di Sant’Egidio alla Vibrata, Ancarano, Torano Nuovo, Sant’Omero, Nereto, Controguerra, Corropoli, Colonnella, Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto): incontro il 18/03/2015 alle ore 16.00;
Sub-ambito Teramo-Tordino (Comuni di Teramo, Bellante, Mosciano Sant’Angelo, Giulianova, Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Associazioni di categoria, Ordini Professionali): incontro il 19/03/2015 alle ore 15.00.
“La riduzione del consumo di suolo rimane una priorità dell’ente – afferma il consigliere Maurizio Verna – su questo vogliamo lavorare, definendo con i Comuni le strategie per far conoscere e attuare le strategie del Piano ma anche per aprire quella fase di confronto che al momento dell’approvazione, proprio a fine consigliatura e con molte amministrazioni al voto, non è stato possibile realizzare. Se ve ne sarà la necessità potremo anche riaprire i termini delle osservazioni, altrimenti ci preoccuperemo di come realizzarlo con il massimo del beneficio per il territorio”.