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Vicenda Piccolo Chiosco, M5S: ‘Giulianova la terra dei furbetti’

Giulianova. “Dopo espropri sommari e conseguenti risarcimenti milionari pagati con  le tasse dei cittadini, nomine di amici al palazzo, ecco l’ultima beffa per i cittadini onesti, nel paese in cui solo i furbi traggono vantaggi. Un chiosco commerciale nato dall’occupazione abusiva di una proprietà  privata per trent’anni, per iniziativa del Comune ora (mdr, dopo esser stato abbattuto per la realizzazione di una palazzina) verrà condonato e ‘delocalizzato’ a 10 metri più a nord, gratuitamente, su un area appartenete a tutti i cittadini giuliesi, in una zona di pregio, fronte mare”.

Lo ha denunciato il Movimento 5 Stelle Giulianova, che “riconoscendo e rispettando chi lavora da 30 anni onestamente”, ritiene che “questa sia una beffa verso quei cittadini  onesti che ogni giorno lavorano, pagano le tasse, investono e si indebitano per aprire un’attività commerciale e fare attività imprenditoriale”.

Gli attivisti chiedono al sindaco “di smetterla con proclami e annunci elettorali, di prendere atto di quella che è la situazione quotidiana non più tollerabile di ‘illegalità diffusa’ che si vive a Giulianova da decenni, e di intervenire per il ripristino della legalità sanando le varie situazioni di abusivismo presenti in città”.

Sul “Piccolo Chiosco” il sindaco replica al Movimento 5 Stelle: “Influenzati dal Carnevale?Affermazioni alla Rugantino”.

Il sindaco Francesco Mastromauro replica ai locali 5 Stelle che, in relazione al “Piccolo Chiosco”, hanno parlato di “beffa per i cittadini onesti” affermando come il Comune abbia provveduto ad una sorta di “condono” per il chiosco abusivo con la sua delocalizzazione “gratuita” in un’altra area.
“Sarà forse per il clima creato dal Carnevale ma quelle dei 5 Stelle sembrano proprio affermazioni alla Rugantino. Cioè arroganti e false. Oltretutto, e ne darò la prova, sapendo di mentire spudoratamente solo per agguantare, come al solito, un minimo di visibilità. Partiamo dalla prima baggianata. Quella – dichiara il sindaco – secondo cui il Comune avrebbe favorito chi non è in regola gabbando i cittadini onesti. Ebbene, ricordando che il chiosco è stato demolito portando ad esecuzione una sentenza del 2004, va aggiunto che i nostri uffici, e non era mai stato fatto prima, hanno proceduto a verificare se fosse stato regolarmente pagato il canone dovuto per l’occupazione di suolo pubblico. Dagli accertamenti è risultato un debito di oltre 57 mila euro, somma che pertanto, attraverso l’avvio di specifica azione, il debitore insolvente dovrà saldare. E fino a che l’intera somma non sarà versata, nessuna area verrà concessa, né potrà essere occupata. E’ quasi banale ricordare – dice ancora il primo cittadino – che per l’occupazione di suolo pubblico dovrà essere corrisposta una somma determinata. Niente di gratis, quindi. Perché dico che i 5 Stelle mentono sapendo di mentire? Perché sulla questione c’è una delibera, la numero 16 del 29 gennaio 2015, inviata anche al Movimento 5 Stelle. E quella delibera illustra analiticamente ciò che ho dovuto necessariamente sintetizzare. E allora delle due l’una: o i 5 Stelle non sanno leggere ciò che è scritto in delibera con grande nitore. Oppure, ed è ciò che penso, gli emuli di Grillo in salsa nostrana fanno i furbetti, perché mentono sapendo di mentire. Molto triste la strumentalizzazione dei 5 Stelle che – conclude Mastromauro – dopo essersi riempiti la bocca di termini come legalità e rispetto per l’onestà, poi attaccano chi agisce rispettando proprio i cittadini onesti e applicando le norme in ossequio alla legalità”.