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Teramo, Angelotti (Pd): “Sulla TeAm abbiamo perso cinque anni”

“Quanti benefici avremmo avuto se il Sindaco, anziché procedere ad un’irregolare affidamento diretto, avesse ascoltato il Partito Democratico già cinque anni fa? “.

All’indomani del consiglio comunale straordinario sulla TeAm, il segretario dell’Unione comunale del Pd Maurizio Angelotti torna a ribadire che la scelta di avviare una gara a doppio binario, per individuare il socio privato e affidare il servizio, allo stato attuale è l’unica soluzione possibile per l’amministrazione comunale. Per Angelotti, infatti, questa opzione sarebbe la sola che consentirebbe da un lato di ottenere il miglior servizio al minor costo, riducendo la pressione tributaria, e dall’altro a garantire una continuità all’azienda che rappresenta una risorsa economica ed occupazionale per l’intero territorio provinciale.

“Nonostante l’impegno dei teramani abbia consentito al Comune di raggiungere percentuali di differenziata elevate fino a superare il 60%”, scrive il segretario in una nota, “e nonostante le promesse di riduzione da parte del sindaco, il costo del servizio, quindi della Tia oggi Tari, è passato dagli iniziali 8.000.000 euro a circa 12.000.000, con un aumento, in cinque anni, del 50%”.

Se invece, a detta di Angelotti, il sindaco avesse ascoltato la richiesta del Pd fatta già cinque anni fa di indire una gara ad evidenza pubblica per l’assegnazione dei servizi, “sicuramente ci saremmo risparmiati l’impoverimento delle famiglie e del tessuto produttivo della città, non avremmo avuto la Procura di Catanzaro quale socio della Team e non ci troveremmo in una situazione ormai prossima all’emergenza”.

“La vicenda Team”, conclude la nota, “dimostra ancora una volta il peso di un partito che, attraverso un’opposizione preparata e responsabile, non si limita ad evidenziare le incapacità della classe di governo della città ma incide concretamente sulle scelte nell’esclusivo interesse della collettività”.