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Scioglimento del Bim Tordino-Vomano, Mercante (M5s) presenta proposta di legge

Teramo. Presentata in Regione dal Capogruppo del M5S, Riccardo Mercante, una proposta di legge diretta ad avviare l’iter necessario allo scioglimento del Consorzio del bacino imbrifero del Tordino-Vomano, rimasto l’unico Consorzio BIM in Abruzzo dopo il recente scioglimento del BIM Tronto.
“Il Consorzio BIM Tordino-Vomano – ha commentato Mercante – assolve all’unica funzione della riscossione dei sovracanoni dovuti dall’Enel per la captazione delle acque destinate alla produzione di energia elettrica e della loro redistribuzione tra i Comuni facenti parte del Consorzio. Si tratta, perciò, di un ente di secondo livello privo di una sua utilità specifica considerato che la legge, in assenza del Consorzio, attribuisce ai Comuni la facoltà di procedere essi stessi, direttamente, alla riscossione ed utilizzazione dei proventi dovuti dall’Enel.

 
A fronte della sopravvivenza di un siffatto duplicato i Comuni continuano a sostenere, in tempi di spending review, i cospicui costi necessari al funzionamento del Consorzio. Ai compensi degli organi istituzionali, un presidente ed un consiglio direttivo composto da cinque membri, occorre aggiungere gli stipendi dei sei dipendenti, compreso il Segretario, che fanno parte dei cinque uffici dell’Ente, tra i quali figura addirittura un ufficio stampa. Una spesa che si aggira, secondo i dati contenuti nel rendiconto 2013, intorno ai quattrocentomila euro.

 

 

Questo vuol dire che circa un quinto dei proventi derivanti dalla riscossione dei sovra-canoni, pari a due milioni di euro, è impiegato al solo fine di mantenere in vita il Consorzio mentre potrebbe essere utilizzato dai Comuni e reinvestito sul territorio, come hanno ben valutato gli otto Comuni del BIM Tronto che nel 2012 hanno deliberato lo scioglimento del Consorzio.
Sono certo – ha concluso Mercante – che i ventisei Comuni del bacino Tordino-Vomano si pronunceranno, questa volta, a favore della soppressione del Consorzio, considerando gli enormi vantaggi che ne potrebbero trarre sia in termini di maggiori risorse a loro disposizione sia al fine di una corretta redistribuzione delle somme ricavate dalla riscossione dei sovracanoni che verrebbero, finalmente, ad essere suddivise secondo le quote stabilite per legge. In caso contrario, in base al meccanismo previsto nella proposta di legge, saranno chiamati a illustrarne, alla collettività, le ragioni e, soprattutto, a spiegare perché, in un periodo di crisi economica così stringente, mentre continuano a chiedere ingenti sacrifici ai propri cittadini decidano di mantenere in vita l’ennesimo carrozzone”.