Nereto. Il Movimento 5 Stelle attacca, Pierino Di Pietro, assessore all’ambiente al Comune di Nereto ribatte.
La posizione di Di Pietro
I soliti toni sensazionalistici usati generalmente dal Movimento 5 Stelle per crearsi un po’ di seguito e di attenzione: questo sembra essere l’essenza del comunicato del Movimento lanciato contro il sottoscritto, reo secondo gli attivisti, di mettere in campo azioni sui rifiuti vecchie ed inutili. Ma della loro tanto decantata “Filiera virtuosa” ad oggi noi non conosciamo alcuna applicazione reale in Abruzzo se non qualche slogan ben coniato per attirarsi consenso. Ma una proposta seria e reale su come coordinare questo sistema di raccolta differenziata con l’attuale sistema ancora non la sentiamo. E dove si è provato a fare sul serio, le Amministrazioni hanno avuto più di un dubbio e non hanno ancora messo in atto la “Filiera virtuosa”. L’attuale Amministrazione ha dimostrato con i fatti di avere piena apertura al confronto perchè il paese deve migliorare sul piano della raccolta differenziata. Il comitato cittadino “Laboratorio Cittadino Per Il Bene Comune” che ha aderito al progetto sperimentale Filiere Virtuose potrà aiutare l’amministrazione in questo campo.
Come detto al presidente dell’associazione è bene prima di elaborare il piano di gestione 2015 avere innanzitutto la certezza che le norme permettano tale iniziativa. Il progetto sperimentale proposto dal Movimento 5 Stelle si basa solo su una “presa d’atto e condivisione” della Giunta Regionale avvenuta nel maggio del 2014 e non su una vera e propria deliberazione nel merito. Per questo motivo, l’Amministrazione Comunale chiederà innanzitutto un parere all’ufficio Regionale preposto per superare oltre ai dubbi legislativi anche i dubbi sulla fattibilità e successivamente l’Amministrazione convocherà un tavolo tecnico con l’associazione per un confronto sui temi reali (definizione del numero di utenti e quantitativi con i relativi contratti dei materiali da inviare a recupero; verifica delle compensazioni che proposte dal Movimento 5 stelle).
Certo che una raccolta differenziata spinta porterebbe altissime percentuali di RD sicuramente sopra il 65% ma il punto è come quantificare una riduzione e coprire le spese del servizio se solo il 10% delle famiglie aderiscono? Il servizio normale continua.. e le percentuali di riduzioni sono limitate come emerso nel convegno di novembre scorso con ANCI e Filiere Virtuose.
Diversamente da come agiscono i penta stellati, l’Amministrazione ha a cuore l’obiettivo di far pagare meno tutti i cittadini e non solo chi aderisce alle filiere virtuose! Non crediamo che sia “miopia” ma responsabilità. Non si può pensare di eliminare un servizio solo perché una minima parte di persone fa un tipo di raccolta diversa!!!