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Teramo, Verna (Pd) riporta l’attenzione sulle strutture per le cerimonie laiche dei defunti

Un regolamento che avrebbe dovuto essere pronto in poco tempo e che invece, a dispetto delle disposizioni regionali, sembra essere finito in fondo ad un cassetto del sindaco Maurizio Brucchi. Il consigliere comunale del Pd Maurizio Verna riporta al centro dell’attenzione l’urgenza di una regolamentazione che disciplini le strutture di commiato in modo da consentire a coloro che scelgono di non avvalersi delle celebrazioni funebri cattoliche per i loro cari, di avere comunque un’alternativa laica.

“La legge regionale”, scrive in una nota Verna, “fissava per il comune un tempo di 120 giorni per adeguarsi alla normativa, ma l’amministrazione teramana sull’argomento era già in grave ritardo nella scorsa primavera, non riuscendo a dare il via libera al regolamento in Consiglio comunale. L’attesa era che all’inizio della attuale legislatura, 7 mesi fa, la stessa amministrazione riprendesse in mano la situazione, attraverso una riflessione più puntuale su questo tema visto che oltre alla superficialità, è stata registrata anche la totale assenza di confronto con gli operatori di pompe funebri direttamente interessati, poiché da loro gestite, della nascita delle strutture per il commiato”.

Inoltre, a ciò, secondo il consigliere Verna si aggiungono anche gli annosi ritardi nei nuovi loculi frazionali, “annunciati e riannunciati e mai realizzati”, ed il “fantasma” dell’impianto di cremazione, previsto nella convenzione che il Comune stipulò nel 2006 con la Team, ma rimasto rimasto sulla carta.

“Tutto questo sembra molto strano” afferma Verna, che si chiede anche “se nell’aprile 2014 era quasi pronto il regolamento, perchè a quasi un anno di distanza sull’argomento, previsto da una legge regionale, è sceso un silenzio tombale?”