Giulianova. Cos’è lo “Sblocca Italia” e quali ricadute avrebbe sull’Abruzzo e sul Piceno? Sabato 17 gennaio, con inizio previsto per le ore 17: nella Sala delle Conferenze in Piazza Buozzi a Giulianova (Centro Storico), avrà luogo un pubblico incontro dedicato al Decreto 133/2014 (Sblocca Italia), divenuto Legge lo scorso 11 novembre 2014.
Ad una settimana esatta dalla scadenza dei termini previsti per l’impugnazione del provvedimento, associazioni, movimenti nazionali e comitati territoriali, faranno il punto della situazione sulle disposizioni contenute nello Sblocca Italia, sui suoi aspetti più controversi e sugli articoli dal dubbio profilo costituzionale in esso contenuti.
L’iniziativa pubblica, che vedrà la partecipazione di Enzo Di Salvatore (Costituzionalista, docente dell’Università di Teramo e co-fondatore del Coordinamento Nazionale NO TRIV), Stefano Pulcini (Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni), Massimo Bartolozzi (Ambiente e Salute nel Piceno), Enrico Gagliano (Coordinamento Nazionale NO TRIV), Anna Lucia Bonanni (Appello per L’Aquila), Ezio Corradi (Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia), s’inserisce nella più ampia “campagna nazionale” contro le politiche di saccheggio e devastazione del territorio ed in difesa dei beni comuni e dei diritti delle collettività.
“L’incontro di Giulianova segue – nel nostro territorio – il precedente convegno di dicembre indetto a Teramo”, sottolinea Stefano Pulcini, del Cordinamento nazionale NO TRIV – Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni, ” e la straordinaria mobilitazione di San Benedetto del Tronto di domenica 11 gennaio nella quale, duemila manifestanti, e decine di associazioni e comitati marchigiani ed abruzzesi, hanno sfilato per esprimere il loro dissenso allo stoccaggio del gas nella località rivierasca.
L’appuntamento di sabato 17 gennaio a Giulianova sarà l’occasione per un’analisi dello Sblocca Italia e delle modifiche al testo introdotte dalla Legge di Stabilità presentando – infine – le prossime iniziative da porre in essere in difesa dei territori e delle comunità locali.