Pescara, Casa Pound cambia la targa della strada intitolata al partigiano Berardinucci: “Atto fascista”

Pescara. Anche Pescara è stata “colpita” dall’iniziativa di Casa Pound che, dopo la scelta del sindaco di Cinisello Balsamo di dedicare una piazza al rapper Sfera Ebbasta, così nella notte sono state “rinominate” alcune strade e piazze di tutta Italia.

“Oggi tutta Italia si è svegliata con nuovi e sorprendenti nomi dati alle vie e alle piazze dal nostro movimento. Perché? Perché ci piacevano di più”, spiega in una nota Casa Pound che aggiunge: “meglio uno Sfera Ebbasta qualunque che un ennesima piazza della Repubblica o piazza 25 aprile. Siamo rimasti folgorati dall’esempio di Cinisello e abbiamo deciso di partecipare anche noi a questo rinfresco della toponomastica del Bel Paese”.

A Pescara è stata la volta di via Renato Berardinucci, partigiano Medaglia d’oro al Valor militare, la cui targa è stata coperta con un cartello che riporta il nome di Ezra Pound.

“Un’azione – conclude la nota – che porta in sé la provocazione di chi è stufo di modelli e nomi antiquati, ridondanti, buoni solo a perseguitare gli studenti alle interrogazioni, e la volontà di chi vuole costruire l’Italia di domani con nuove pietre”.

Immediata la rivolta dalla sinistra, a partire dal segretario nazionale di Rifondazione Comunista, il pescarese Maurizio Acerbo: “Che si tratti di una provocazione fascista è reso evidente non tanto dall’omaggio al poeta Ezra Pound quanto dal fatto che il bersaglio scelto sia un partigiano caduto eroicamente”, afferma, Il gesto non è un omaggio a un poeta ma un oltraggio alla memoria di un eroe partigiano che sacrifico’ la propria vita a soli 23 anni per la libertà di tutte/i. Auspico che il sindaco Carlo Masci condanni a nome della città questo atto fascista”.

Si leva anche la protesta dell’associazione nazionale partigiani: “Sono storicamente mani sporche di sangue quelle che hanno imbrattato la targa di Berardinucci. È inutile, i fascisti non cambiano mai e restano uguali a sé stessi anche a decenni di distanza, e con l’impunità di cui godono e di cui si sentono orgogliosi, questa volta  hanno oltraggiato uno degli eroi più limpidi della lotta partigiana per la riconquista della libertà” recita una nota del Comitato provinciale Ettore Troilo.

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