Penne, polemiche sulla nuova scuola: chiesto il referendum

Penne. E’ Luca Rossi, esponente di Liberi e Uguali Area Vestina, a definire “la vicenda della Scuola elementare Giardini, mala-imprenditoria italiana della quale, sicuramente, non si può gioire”.

 

Già ai tempi dell’assegnazione dei lavori erano sorte polemiche politiche che portarono ad una frattura importante tra l’allora Sindaco e la popolazione. “L’assessore Campitelli – sottolinea ora Rossi, “afferma che la nuova scuola Mario Giardini si farà, ma non in Via dei Lanaioli e soprattutto non con fondi comunali. Quello che gli chiediamo è di non commettere lo stesso errore della precedente giunta: quello, cioè, di prendere tutte le decisioni nelle segrete stanze del Municipio e comunicarle alla città solo dopo averle assunte. Chiediamo a Lui, al Sindaco e all’intera Giunta di rendere partecipi le famiglie degli alunni e l’intera cittadinanza del processo decisionale, a cominciare dall’ubicazione della nuova struttura e dalla possibilità di ricostruirla nell’attuale posizione. Se l’intenzione è, come spesso si dichiara, quella di voler rilanciare un centro storico da anni in gravi difficoltà, spostare la struttura fuori dal centro non rappresenta certamente la giusta soluzione”.

“Uno strumento idoneo a garantire una scelta condivisa potrebbe essere, secondo noi, il referendum consultivo”, conclude Rossi, “dopo aver scoperto tutte le carte, che l’assessore sembra per ora non voler mostrare, e attraverso un trasparente dibattito, si rimetta nelle mani dei cittadini una decisione che influenzerà la nostra comunità per i decenni a venire”.

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