Grande Pescara, M5S: “Il centrodestra abroghi una legge brutta”

Pescara. “Al centrodestra dico solo questo: non ci credete alla Nuova Pescara? Allora ditelo pubblicamente che non siete d’accordo, quindi abrogate la legge istitutiva, abbiate questo coraggio e non trascinate la cosa con mille proroghe”. Lo afferma il capogruppo M5S al Comune, Erika Alessandrini, sulla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Alessandrini si riferisce alle posizioni espresse dal presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, allorquando nel dichiararsi in pratica favorevole al progetto aveva però ipotizzato lo slittamento del progetto al 2024. ”Sì, perché sento dire in Consiglio a Pescara dal consigliere D’Incecco, che è anche consigliere regionale, che la legge istitutiva verrà modificata – prosegue l’esponente grillina – e lui è capogruppo Lega in Comune. Il centrodestra vuole revisionare tutto? Revocare la legge? Perché Sospiri dice cose diverse, Marsilio non ha ancora detto una parola, Antonelli votò pubblicamente contro il progetto e non ne ha mai fatto mistero”.

Per il M5S pescarese il progetto della Nuova/Grande Pescara è “la più grande fusione nella storia tra Comuni in Italia”, e quindi un grave errore è stato commesso quando “non si è alzato il mirino chiedendo allo Stato interventi ad hoc, norme nella Finanziaria, fondi specifici: andava superata l’idea della sola legge regionale, andava fatto capire che siamo dei pionieri e invece siamo nelle mani di una classe dirigente locale che non solo non lo ha capito, ma che si sta rivelando non all’altezza”. Per Alessandrini non vanno dimenticati “i tentativi del deputato Colletti di far inserire due emendamenti per fondi specifici in finanziaria, mentre qui non solo si rischia il commissariamento, ma è palese l’inadeguatezza dei politici locali, che sono il vero ostacolo a questo progetto. Avresti potuto essere un modello di fusione, e invece non c’è lungimiranza: avresti dovuto avere un contatto diretto con Roma, quando per esempio nel caso del debito di Pescara c’è stato ed è andato in porto positivamente. La responsabilità maggiore di tutto questo è del Pd di D’Alfonso. E’ stata gestita malissimo, si sono persi cinque anni. Prima il Pd di Dalfy era contrario, poi è diventato favorevole, all’ultimo giorno…”.  E quindi per il M5S ne è venuta fuori “una brutta legge, che non dice come vanno fatte le cose, nessuno sa cosa fare e come fare. E’ voluto tutto questo? In più il senatore D’Alfonso è sparito. Ecco, lui elettoralmente non poteva negare il referendum, e si mettano in testa tutti che se si rifà il referendum, vince di nuovo la fusione”.

Per il Movimento Cinque Stelle l’elaborazione dei Piani regolatori da parte dei Comuni di Montesilvano e Spoltore “è una beffa”. Per l’ex candidato sindaco di Pescara “quando sento certe idee di spostare alcuni assessorati della Nuova Pescara in altri comuni tipo appunto Montesilvano, per esempio l’urbanistica – faccio un’ipotesi è ovvio – mi chiedo: ma ci state prendendo in giro? Perché se volessimo portare l’urbanistica a Montesilvano che vogliamo fare, montesilvanizzare tutto il territorio? Avete palazzinato un paese senza neanche una piazza e ora volete imporci una generazione di palazzinari? Questi sono i sentimenti di chi in realtà la Nuova Pescara non la vuole fare – puntualizza Alessandrini – Spoltore ha dato l’incarico a dei professionisti e, invece, mi chiedo perché non redigere un Prg insieme? Non discuto il diritto di farlo, ma non fino al 2024. Perché, visto che state spendendo soldi pubblici, non ci si mette intorno a un tavolo per discutere? Dove volete arrivare? E’ il sintomo che si mente ai cittadini, è la voglia di arrivare a un commissario, perché il loro problema è solo il poltronificio elettorale”.

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