Pescara. “Siamo contrarie all’apertura dei box del sesso o dei parcheggi dell’amore, perché, a nostro avviso, spostano solo ma non risolvono affatto il problema a monte. Togliere davanti agli occhi dei passanti il triste spettacolo del sesso a pagamento, non significa certo sottrarre le giovani dalla tratta e dallo sfruttamento ne’ tutelare la loro integrità fisica”.
E’ quanto dichiara la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità Gemma Andreini, riguardo alla proposta del sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia di aprire dei box o dei Lovely Park in città.
“Aderiamo favorevolmente ad una raccolta di firme per rivedere la legge Merlin, perché – ribadisce la Andreini – pensiamo che lo Stato debba regolamentare una situazione deprecabile, ma che, comunque, esiste per tutelare le donne, spesso vittime di un vera e propria tratta di esseri umani, sfruttate e tenute sotto scacco con minacce e ricatti, di cui sono oggetto anche i famigliari dei Paesi d’origine delle giovani. Da un punto di vista strettamente etico e morale, come non è possibile vendere un organo, non dovrebbe essere consentito neanche vendere una parte del proprio corpo, ma visto che per la legge italiana la prostituzione non è un reato, sarebbe opportuno regolamentare allora questo fenomeno, senza ipocrisie ne’ anacronismi, da un punto di vista igienico sanitario e fiscale; del resto lo Stato ha il monopolio del tabacco, dell’alcol e del gioco e sarebbe una vera ipocrisia non affrontare anche questo tristissimo fenomeno”.