Pescara, “primo giorno di scuola senza banchi per i bimbi della Gescal-Montale”

Pescara. “Niente banchi e sedie, primo giorno di scuola in piedi per i bambini della scuola elementare ‘Gescal-Montale’ dei colli di Pescara. Colpa dell’incapacità amministrativa e programmatoria e dell’incompetenza conclamata dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo e di una struttura organizzativa, quella dell’Ufficio Pubblica istruzione, completamente allo sbando e in balìa delle onde”. A denunciare l’accaduto è stato il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, ex assessore provinciale con delega proprio all’Edilizia scolastica.

“A farne le spese – aggiunge – sono stati gli studenti della terza classe, sezione B che sono stati costretti a seguire il primo giorno di lezione in piedi come i cavalli, o, alla meno peggio, seduti per terra, con le gambe incrociate, tra l’imbarazzo, naturale, di docenti e dirigenti che pure avevano fatto richiesta al Comune per i nuovi arredi scolastici nel febbraio 2016, dunque quattro mesi prima della chiusura dello scorso anno scolastico e sette mesi prima della riapertura di quello nuovo”.

“Ovviamente – conclude – intendiamo andare a fondo della vicenda e presenteremo un accesso agli atti per capire perché la giunta Alessandrini, ormai sulla via del ‘rompete le righe’, non è riuscita neanche a ottemperare a una procedura elementare e di routine”.

DI IACOVO: LEZIONI NON PREVISTE

“E’ semplicemente successo che nell’istituto oggi non erano previste lezioni in aula, ma un percorso chiamato progetto accoglienza”, ribatte l’assessore all’Istruzione Giovanni Di Iacovo. “Sebbene l’apertura anticipata della scuola mal si è coniugata con la data prevista per l’arrivo degli arredi basata già da mesi sulla riapertura del 12 settembre”, aggiunge, “la preside conferma che nella prima mattinata tutto l’arredo scolastico era correttamente a scuola ma lo stesso istituto ha preferito non montare per ragioni di sicurezza e perché oggi non occorreva. Non lo considererei questo neanche un disguido, visto che nessun danno è stato arrecato all’attività scolastica, come evidenziato anche dalla dirigente che mi ha contattato personalmente”.

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