Pescara, Aumento costi servizi pubblici con punte del 23,5%

 

Facchinetti_rifondazioneportanuovaPescara. Finiscono i saldi, cominciano gli aumenti. Sono giorni di rincari per la Giunta di Albore Mascia: canoni per i mercati, impianti sportivi, diritti di asta, mense scolastiche, rette degli asili nido e i parcheggi, con punte del 23,5%.

Aumenti deliberati dalla Giunta Il 17 ed il 22 febbraio scorsi, scatenando polemiche di tutta l’opposizione. Dura nota del consigliere circoscrizionale di Rifondazione Comunista William Facchinetti: “Aumenti che colpiscono giovani, famiglie e lavoratori senza alcun miglioramento della qualità dei servizi: la Giunta Mascia dovrebbe vergognarsi”.

Dai parcheggi alle mense scolastiche, dai canoni d’uso degli impianti sportivi a quelli per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, fino ad arrivare ai diritti di asta ed alle tariffe degli asili nido. Aumenti considerevoli, dal 9% per le mense scolastiche fino al 23,5% per la Cosap. “Aumenti pesanti che andranno a gravare direttamente sulle tasche dei lavoratori e delle famiglie”, prosegue Facchinetti, “A fronte di questi aumenti i pescaresi non avranno niente in cambio, non sono previsti investimenti per l’acquisto di nuovi giochi per gli asili nido, non sono previste migliorìe nella disastrata area di risulta, la qualità delle mense scolastiche rimarrà invariata”.

Ironizza Facchinetti. “L’assessore Seccia (Bilancio, ndr) evidentemente vive su un altro pianeta e non conosce le grosse difficoltà che vivono le famiglie pescaresi. Solo un politico miope può pensare di fare cassa sulla pelle dei cittadini senza programmare interventi che migliorino la qualità della vita”. Secondo il consigliere RC risiede un controsenso tra la programmazione annunciata e gli atti che la Giunta di centrodestra continua a compiere: “Il centro-destra nel suo programma elettorale prevedeva incentivi per le giovani coppie con figli in età prescolare e invece aumenta le rette dei nidi, voleva diffondere la pratica sportiva tra i giovani e invece propone aumenti delle tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi.Tutto questo dopo gli aumenti dei parcheggi dell’anno scorso e la mancata diminuzione della Tarsu e dell’aliquota Irpef, oggi al massimo consentito per legge”, conclude.

 

Daniele Galli

 

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