Pescara. “Approvazione urgente di un provvedimento legislativo che preveda il declassamento dell’asse attrezzato da ‘raccordo autostradale’ a ‘superstrada’ per evitare l’applicazione del pedaggio e comunque tutelare la sicurezza e l’incolumità degli automobilisti. E’ la richiesta che oggi abbiamo inoltrato ufficialmente al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Altero Matteoli e a tutti i parlamentari abruzzesi, chiedendo di sostenere tale iniziativa al fine di garantire la gratuità dell’infrastruttura senza perdere la possibilità di investimenti per opere di manutenzione”.
Lo ha reso noto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia dopo aver firmato e inoltrato la lettera indirizzata, oltre che a Matteoli, anche al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’onorevole Gianni Letta, al presidente della IX^ Commissione Parlamentare Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, l’onorevole Mario Valducci e a tutti i parlamentari abruzzesi. Indirizzata, inoltre, al presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e al Capo Compartimento Anas Regione Abruzzo Valerio Mele.
“Da mesi ormai stiamo seguendo con attenzione la vicenda relativa all’istituzione del pedaggio anche per l’asse attrezzato di Pescara – ha ricordato il sindaco Albore Mascia -, provvedimento impugnato dinanzi al Tar per competenza anche dalla Provincia di Pescara con il sostegno dell’amministrazione comunale e il Tar stesso si pronuncerà nel merito mercoledì prossimo, 26 gennaio, mentre lo stesso Consiglio comunale di Pescara lunedì prossimo, 24 gennaio, esaminerà tra l’altro la mozione del Pdl redatta per ribadire la nostra contrarietà all’applicazione della tassa. Nel frattempo abbiamo appreso appena ieri dallo stesso Ministro Matteoli che in realtà c’è ancora un margine di trattativa, visto che la stesura definitiva del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri nel merito non è ancora stata varata, e dunque è il momento per ribadire la nostra richiesta di escludere totalmente l’asse attrezzato dagli assi viari sottoposti a pedaggio, ipotizzando un declassamento dell’asse stesso”.
Allo stato attuale l’applicazione del pedaggio è stata sospesa dal Tar a seguito del ricorso presentato dalla Provincia di Pescara, ma in vista dell’imminente decisione da parte dello stesso Tribunale Amministrativo, permane la possibilità che a breve la situazione si possa sbloccare in maniera sfavorevole per il territorio pescarese.
“Dai primi approfondimenti tecnici effettuati – si legge nella nota a firma del sindaco Albore Mascia – è emerso che l’asse attrezzato, in quanto raccordo autostradale così come definito dalle norme in questione, potrebbe non possedere tutti i requisiti di sicurezza previsti per questa tipologia di arteria viaria, soprattutto in relazione alle caratteristiche delle rampe di uscita e dei guard-rail. Inoltre l’asse attrezzato è stato realizzato con la specifica finalità di facilitare e snellire il traffico veicolare tra il capoluogo adriatico e le zone industriali e commerciali dell’area metropolitana Pescara-Chieti, come testimoniato anche dal notevole numero di svincoli che si snodano lungo tutto il tratto viario, dei quali soltanto alcuni, peraltro in numero limitatissimo rispetto al totale, hanno funzione di raccordo con la rete autostradale. Pertanto questa amministrazione ritiene di sottoporre alla Vostra autorevole attenzione la possibilità di valutare un’ipotesi di modifica legislativa, che preveda il declassamento di tale strada da ‘raccordo autostradale’ a ‘superstrada’, soddisfacendo in tal modo le due esigenze principali dell’utenza locale, ossia da un lato la tutela della sicurezza e dell’incolumità degli automobilisti e dall’altro la gratuità dell’utilizzo dell’asse viario in questione. Sarà nostra cura fornire, qualora fosse necessario e dopo un’accurata valutazione della normativa in materia, ulteriori chiarimenti in ordine ai parametri di sicurezza legati alla classificazione dell’Asse attrezzato come ‘raccordo autostradale’. Mi permetto quindi di invitarvi, in qualità di massimi rappresentanti del Governo nazionale e di Parlamentari di riferimento della Comunità abruzzese, a voler condividere l’impostazione proposta, in un’ottica sinergica di miglioramento delle condizioni di vita delle collettività interessate che, come noto, vivono ormai da anni una situazione di forte disagio economico e sociale”.