Montesilvano. Sul servizio mense scolastiche è intervenuto il gruppo consiliare del Pd, che ha presentato un’interrogazione riguardo ai controlli sulla qualità del cibo somministrato:
“A fronte degli aumenti, avremmo gradito un miglioramento della qualità del cibo e della varietà di prodotti proposti”.
Il servizio mense scolastiche è gestito dalla Cirfood, società di refezione vincitrice dell’appalto nel 2013.
“Apprezziamo l’impegno dei rappresentanti dei genitori della Scuola di Fonte D’Olmo, che in una relazione redatta e sottoscritta da tutti i rappresentanti delle sezioni e consegnata alla commissione mensa e all’amministrazione lo scorso 26 novembre, avanzano una serie di proposte migliorative circa la certificazione di qualità degli alimenti, tracciabilità, varietà e diversificazione del cibo”, hanno proseguito Romina Di Costanzo, Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio, rispettivamente segretario e consiglieri del Pd.
“Assunto per veritiero quanto riportato, è naturale che la combinazione di vari cibi presentati giornalmente, pane, pasta patate, carboidrati in genere, non vanno somministrati nello stesso menù, come invece pare accadrebbe. Tra l’altro sembrerebbe che non esiste alcuna documentazione che legittimi il biologico, né il chilometro zero. I menù settimanale, soprattutto per quello che concerne i primi piatti parrebbero ripetitivi e a livello organolettico monotoni, oltre alla carenza di varietà di condimenti non stagionali con combinazioni nutrizionali discutibili”.
“Bene dunque l’istituzione di una commissione mensa con funzioni propositive, di supporto e controllo, tuttavia ci piacerebbe sapere quali i criteri adottati per la sua composizione: di prassi all’inizio dell’anno scolastico, come ribadito anche dal tavolo genitori Asva, i genitori più volenterosi devono comunicare alla dirigenza scolastica, tramite il referente della commissione mensa, la volontà di entrarne a far parte, l’elenco dei nominativi viene poi comunicato alla dirigenza della scuola che provvederà a inoltrarlo agli uffici comunali competenti”.
“Successivamente effettueranno un colloquio informativo con gli operatori sanitari di zona. Conclusa questa prassi, i genitori avranno la facoltà di accedere ai refettori durante l’orario di mensa per controllare la qualità del pasto e del servizio e di accedere al centro cottura per controllare le condizioni di conservazione delle materie prime e la preparazione dei pasti, insieme all’ispettore responsabile. Dunque ci chiediamo come sono concepiti i sopralluoghi ispettivi ma soprattutto se ad essi seguano interventi migliorativi e quali, altrimenti si rischia di connotarli come sterile passerella che non conferiscono valore aggiunto al servizio e alla qualità che tutti i bambini meritano”.