Pescara, Pastore (Pdl) a sostegno della maggioranza di centrodestra

pastorePescara. Il senatore del Pdl Andrea Pastore, questa mattina ha fatto il punto sulla questione che attanaglia da diverso tempo l’attuale amministrazione di centro-destra: una rottura interna che sembra non risanabile, tanto da far cambiare sponda alla maggioranza. Un’apposita conferenza stampa indetta dal senatore per tirare le redini. Presenti anche i Presidenti delle Commissioni Finanze Renato Ranieri, Statuto Federica Chiavaroli, Cultura Augusto Di Luzio e Sanità Vincenzo Berghella, gli assessori Eugenio Seccia e Carla Panzino, l’assessore regionale Alfredo Castiglione.

 

“La maggioranza di centro-destra al Comune di Pescara ha un voto in più per governare: è il messaggio chiaro indirizzato a coloro che sono stati eletti nelle liste del Pdl e oggi fanno opposizione, dimenticando di essere stati ripescati e di essere divenuti consiglieri grazie alla nomina di quella giunta di cui oggi chiedono l’azzeramento” ha dichiarato Pastore. L’amministrazione comunale di Pescara avrebbe problematiche ben più importanti di cui occuparsi, da quanto Pastore ci tiene a precisare a partire dal progetto dell’elettrodotto Terna, dall’aumento delle tariffe dell’acqua proposto dall’Ato, fino ad arrivare al dibattito sul pedaggio dei raccordi autostradali.
“L’approvazione del primo bilancio della nostra amministrazione è stato un ottimo banco di prova – ha commentato il Senatore Pastore -, abbiamo dato alla città un bilancio solido, che ha avuto un riconoscimento da parte del Ministero di Giustizia. Qualche giorno fa è stata varata la manovra correttiva di bilancio, per più di un milione di euro grazie alle sopravveniente attive rinvenute da Stato e Regione e mi sembra ridicolo e fuorviante sollevare polemiche per 20mila euro destinati al Festival Dannunziano sottacendo a quali scopi sociali sono invece stati destinati gli altri 980mila euro ottenuti”, ha continuato il senatore. Pastore non ce l’ha quindi con la minoranza che starebbe solo adempiendo ai propri doveri con la protesta, quanto la cosa che più lo meraviglia è vedere arrivare le contestazioni da chi il Pdl l’ha sposato. Il senatore in questa conferenza ha voluto rassicurare i cittadini, paventando soluzioni a tutti i rischi che si pongono all’orizzonte, scongiurando pericoli che secondo lui sarebbero inesistenti come l’inquinamento ambientale legato alla realizzazione dell’elettrodotto.
Pastore ha concluso il suo monologo con un ultimo riferimento al ‘caso’ della ricostruzione post-terremoto a L’Aquila: “Sento parlare continuamente del connubio tra mafia e ricostruzione; ricordo allora che all’indomani del terremoto io stesso, membro della Commissione antimafia, ho chiesto una missione a L’Aquila per evitare infiltrazioni mafiose negli appalti. Ora chiederò di nuovo al Presidente Pisanu di fare ulteriore chiarezza sugli appalti, ma è evidente che gli Organi antimafia non possono occuparsi anche delle questioni più banali e i continui allarmi che si stanno lanciando non fanno bene a L’Aquila”.

Acerbo (Prc) replica a Pastore

Maurizo Acerbo di Prc non tarda un attimo a far pervenire la sua risposta a quanto dichiarato dal senatore Pastore sulla ricostruzione aquilana. “Il senatore Andrea Pastore deve soffrire di schizofrenia, – dice Acerbo-. Lo ricordavamo invocare l’intervento della magistratura contro gli amministratori di centrosinistra, ora depreca il ‘polverone’ suscitato dalle inchieste sul post-terremoto. Pastore sembra amare i polveroni giudiziari soltanto quando coinvolgono esponenti dell’altro schieramento. Ho la sensazione che a suscitare l’improvviso risveglio del solitamente sonnecchiante senatore siano state le notizie apparse sulla stampa relative al coinvolgimento nelle inchieste del numero 2 del Pdl Denis Verdini. Che sia lui il “traffichino” a cui si riferisce Pastore?”, continua il consigliere.
Sarebbe alquanto singolare, secondo Acerbo, anche la filosofia generale di Pastore secondo cui le notizie relative alle inchieste sulle infiltrazioni mafiose allontanerebbero le imprese serie e pulite. “Da un parlamentare abruzzese ci si sarebbe aspettato che, dopo l’emergere dello scandalo della ‘cricca’, chiedesse a gran voce un inasprimento dei controlli sugli appalti della ricostruzione. Invece il senatore si rivolgerà al presidente della commissione antimafia per chiedere il contrario. Dovere dei parlamentari – aggiunge Acerbo – dovrebbe essere quello di fare piena luce sull’andamento dei fatti, ora chiedono invece esplicitamente di spegnere i riflettori per non disturbare il manovratore”.

Monica Coletti

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