Celano. “Le Forze dell’Ordine non si toccano. E poi il secondo comma dell’art. 54 della Costituzione, che sancisce che i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore.
Inoltre, mai e poi mai si può utilizzare la propria carica istituzionale per sottrarsi a un controllo da parte della polizia stradale. A maggior ragione, infine, non ci si dovrebbe arrogare il diritto di oltraggiare chi sta solamente svolgendo il proprio lavoro”.
E’ quanto riferisce in una nota, il Consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco, che condanna senza mezzi termini l’atteggiamento avuto da un assessore comunale di Celano nei confronti di una pattuglia della polizia stradale della sottosezione di Avezzano. Atteggiamento, riferisce lo stesso Bracco, che sarebbe costato al politico una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, minacce e oltraggio.
“Quanto accaduto nel Comune marsicano – afferma Bracco – è intollerabile e ingiustificabile. Un amministratore pubblico dovrebbe attuare ciò che sancisce la Carta costituzionale e, anzi, dovrebbe tenere un atteggiamento esemplare nei confronti di tutti i cittadini.
Non è neanche minimamente accettabile che chi indossa una divisa, rischiando ogni giorno la vita sulle strade per far rispettare la legge, oltre a temere per la propria incolumità fisica, debba anche subire la minaccia di ritorsioni da parte di chi riveste una carica istituzionale.
Per questi motivi – spiega l’esponente di Sinistra Italiana – ritengo doveroso che l’assessore che si è reso protagonista di questa riprovevole vicenda si dimetta al più presto. Se ciò, come credo avverrà, non dovesse accadere, chiedo che sia Settimio Santilli, Sindaco di Celano, a far prevalere il buon senso rimuovendo dalla sua giunta la persona in questione.
In ballo infatti non vi è solamente la legittimazione politica di una persona che ha sbagliato nei confronti dei servitori dello Stato ma anche l’autorevolezza di un’intera classe politica di un Comune importante come è appunto quello di Celano. In un Paese normale, infatti, l’organo politico che detiene il potere amministrativo di una comunità lavora a braccetto e in sintonia con le Forze dell’Ordine.
Quando però questo connubio viene meno, le conseguenze si riverberano sulla credibilità e autorevolezza dell’organo esecutivo. Sono fiducioso del fatto che Santilli condivida questa mia tesi ma soprattutto le dia attuazione. Disciplina e onore – termina Leandro Bracco – sono infatti due pietre miliari della nostra Costituzione sulle quali l’indulgenza non può e non deve esistere”.