L’Aquila. “Occorre subito un provvedimento che stabilisca l’abbattimento del 60% delle tasse da restituire. Altrimenti gli aquilani saranno costretti a versarle tutte e subito”.
È quanto torna a chiedere l’assessore comunale Stefania Pezzopane, anche responsabile nazionale PD per la ricostruzione dell’Aquila.
“Ci arrivano notizie sempre più allarmanti” tuona la Pezzopane. “Molte aziende ed enti a L’Aquila hanno già iniziato a chiedere la restituzione delle tasse non pagate. Sono molti gli aquilani che ci segnalano di aver già ricevuto sulla busta paga di ottobre l’amara sorpresa delle decurtazioni per la restituzione delle tasse. In alcuni casi si è arrivati a chiedere la restituzione di ben 5 rate nel solo mese di ottobre e di altrettante nel mese di novembre. Una vera stangata per le famiglie aquilane”.
L’assessore torna ad attaccare il governo, che, dopo le rassicurazioni, “si prende beffa degli aquilani”. Nessun interesse, infatti, secondo la Pezzopane, sul caso della restituzione delle tasse per L’Aquila o quello della copertura finanziaria “e ancora una volta ci troviamo costretti, in zona cesarini, a chiedere di correre ai ripari. A chiedere un provvedimento che sarebbe già dovuto arrivare da tempo, e che conceda agli aquilani gli stessi diritti riconosciuti ai cittadini di Marche, Umbria e Molise. La beffa è ancora più amara se si considera che nel prossimo “decreto sviluppo” si paventa la possibilità di ben 12 condoni fiscali. Dunque il governo salva per l’ennesima volta gli evasori, quelli che le tasse non le pagano contra legem, mentre penalizza gli aquilani a cui è stato concesso di non pagarle a causa del terremoto. E la restituzione avviene con modalità capestro. Al 100%. Praticamente la tredicesima dei lavoratori verrebbe azzerata, chi già sta pagando non avrebbe la possibilità di esser rimborsato. Nessuno ha poi pensato che nel frattempo tanta gente ha perso lavoro e non si trova nelle condizioni di poter pagare. I problemi sono in campo da tempo e le chiacchiere se le porta il vento. Quello che chiediamo è che almeno nel “decreto sviluppo” sia inserita una norma che consenta un’ulteriore proroga della restituzione, e si decida l’abbattimento del 60% delle tasse da restituire. Misura necessaria per far ripartire l’economia della città e per far tirare il fiato a tante famiglie”.