Commissariamento Calascio: a rischio le manifestazioni in programma

calascioCalascio. Un gruppo di professionisti milanesi, subito dopo il terremoto del 2009, aveva deciso di aiutare l’Abruzzo ed il territorio dell’Aquila lavorando ad un progetto di rinascita del territorio, per l’Abruzzo e per gli abruzzesi. Nacque così l’associazione “Una Luce per la Rinascita” e Calascio fu scelta come sede del progetto.

Tuttavia, la notizia dello scioglimento del Comune di Calascio è stato un brutto colpo per Dario Banaudi e i suoi collaboratori, che a pochi giorni dall’evento ora temono per la sua realizzazione.

“Devo essere sincero” dice “sono seriamente preoccupato e mi domando come un paese semi abbandonato di 100 abitanti come Calascio, dove le elezioni si decidono tra famiglie e per quattro o cinque voti, possa essere oggetto di smanie di potere per spartirsi i pochi e trascurati beni di un territorio che, lasciato a queste continue diatribe da cortile, rischia di morire. E questo Calascio non lo merita, non lo merita l’Abruzzo e non lo meritano quegli abruzzesi che hanno ancora un senso civico integro e che avrebbero più da insegnare che apprendere da chi li amministra. Sono arrivato qui con qualche amico ed intanto abbiamo illuminato a costo zero la meravigliosa Rocca di Calascio. Abbiamo messo in piedi un progetto di scuola d’Arte grazie alla Società Umanitaria di Milano, uno di Cooperativa agricola, uno di un museo del territorio ed una tre giorni di eventi medievali, con tanto di esibizione di scuola di falconeria. Ed in questo anno, fin dall’inizio, ci sono state in paese, boicottaggi,lettere anonime, pettegolezzi su disgrazie altrui, insomma tutto il miserabile armamentario che ormai è ridotta ad usare la politica quando è mossa da interessi personali e dimentica che il suo scopo sarebbe il governo virtuoso della città e dei suoi abitanti. Con il risultato che ora si rischia di compromettere tutto. E’ un rischio però che proveremo con tutte le nostre forze ad evitare perché siamo convinti di fare il bene dell’Abruzzo e di questi luoghi, che ci hanno stregato ed adottato e per i quali vale la pena battersi”.

 

 

 

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