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Viabilità dell’area industriale Vasto-San Salvo e Val di Sangro, interviene Paolucci

“La Regione è totalmente latitante: non investe un euro. Febbo oggi lo conferma, cercando di intestarsi interventi che sono a carico delle imprese”

L’Aquila. “Quattro anni di governo regionale e zero euro di investimenti per la viabilità del comprensorio industriale di Vasto, San Salvo e Val di Sangro, il più importante e produttivo d’Abruzzo. Oggi il consigliere Febbo lo conferma, aspettiamo con ansia una conferenza in cui annunci quanti fondi la Regione ha stanziato per i servizi e le strade, non per cercare di attestarsi un lavoro sulla pubblica illuminazione che pagheranno le aziende del comprensorio come nel caso specifico. Vero è che il centrodestra non ha saputo trovare un euro da destinare allo scopo e l’atteggiamento della Giunta regionale è davvero indecente, perde tempo in comunicati stampa e annunci, ma non produce un solo atto per cambiare lo stato delle strade colabrodo e la situazione da terzo mondo delle infrastrutture nell’area industriale”, duro il commento del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che sullo stato della viabilità e servizi nell’area industriale di Vasto, San Salvo e Val di Sangro ha presentato un’interpellanza all’esecutivo.

“Ad oggi, infatti, alla propaganda non sono seguite azioni, nonostante lo stato di quelle aree sia diventato un caso di sicurezza pubblica per lavoratori e mezzi aziendali che vi transitano, ma anche un triste e poco dignitoso biglietto da visita delle nostre principali aree industriali per quanti vengono da fuori e conoscono il valore delle aziende che lì si trovano e producono e per cui le buche e il buio sono costi – incalza Paolucci – La Giunta deve dire se per affrontare questa inedita emergenza, nota da anni e sempre più ammalorata, hanno fondi pronti o chiacchiere. Se fondi non ci sono dicessero alle aziende di sopperire le loro mancanze, senza prendere in giro nessuno. Serve un impegno concreto e diretto e non può farlo l’Arap, com’è stato reso noto anche al Prefetto, proprio perché procedendo con un project financing, le spese saranno a carico delle aziende, tanto che per interventi di 3 milioni ci sono realtà che andrebbero a pagare anche un milione di euro e vantarsi di questo o cercare di intestarsi questo come sta facendo oggi il consigliere Febbo ci sembra non solo scorretto, ma un vero e proprio atto di sciacallaggio politico”.