Vasto. Prendiamo atto del cambio di rotta del sindaco di Vasto, in riferimento al progetto di variante alla Statale 16, ma le accuse di scorrettezza e gli attacchi alla Regione Abruzzo li respingiamo al mittente. Forse sarebbe il caso di chiedere al sindaco Menna di fare pace con se stesso e non raccontare una versione dei fatti diversa a seconda dell’uditorio che ha di fronte. La delibera di giunta regionale che oggi contesta è frutto di incontri e di atti prodotti dal Comune di Vasto. In particolare il consiglio comunale del 14 febbraio scorso attraverso una delibera condivideva, al punto 6, ‘la suddivisione per lotti funzionali dell’intervento, cominciando da sud, condividendo la realizzazione del tratto San Salvo – Vasto Marina fino ai pressi della stazione Vasto San Salvo’.
Successivamente la Regione Abruzzo, il 12 marzo, ha preso parte a un incontro pubblico che il Sindaco Menna ha organizzato nella sala consiliare di Vasto alla presenza anche del sottoscritto. Al termine dell’illustrazione delle varie ipotesi di variante al tracciato proposte dall’Anas il sindaco definiva un ‘pugno’ il lotto 1 e una ‘carezza’ i lotti 2 e 3. Inoltre nella successiva riunione organizzata dalla Regione Abruzzo per facilitare il confronto prima della conferenza di servizi, alla presenza dei comuni di Vasto, San Salvo e di rappresentanti Anas, tutti i partecipanti hanno dato una sostanziale disponibilità ad approvare i lotti funzionali 2, 3 e 4. Vi è conferma di questo anche da quanto riportato successivamente sulla stampa. È giusto ricordare al sindaco Menna che anche la Provincia di Chieti, di cui lui è Presidente, nel parere espresso non ha dato alcun diniego ai tracciati proposti da Anas.
La Giunta Regione, a seguito di tutte le interlocuzioni appena ricordate, e di cui il Sindaco era perfettamente a conoscenza, ha espresso netta contrarietà a viadotti e gallerie impattanti sul costone orientale, parere positivi all’adeguamento e messa in sicurezza del tracciato esistente nel tratto 1 e parere positivo, in linea con quanto riportato nella delibera di consiglio comunale di Vasto del 14 febbraio, alla proposta di variante nel Tratto 2,3 e 4 consistente nell’arretramento dell’attuale percorso tra vasto Marina e San Salvo per garantire sicurezza e incolumità pubblica a una zona fortemente antropizzata. Il Sindaco evita di dire, che la Giunta Regionale, con la sua delibera, ha anche inserito tra le ‘Infrastrutture Strategiche’, cosa mai accaduta in passato, il progetto di Variante della Provincia di Chieti, proprio per lavorare su una proposta per la Statale 16 più ampia e capace di superare le criticità presenti nel centro abitato di Vasto Marina
L’improvvisa inversione a ‘U’ del sindaco sulle proposte progettuali è legittima ma per giustificarsi non può incolpare la Regione Abruzzo.
È opportuno ricordare a Menna che le proposte presentate dall’Anas, all’interno del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica, sono la conseguenza del ‘contratto di programma’ sottoscritto, nel 2017, dal ministro Delrio, noto esponente Pd, quando a guidare la Regione c’era Luciano D’Alfonso, e la provincia di Chieti un altro esponente del Pd, Mario Pupillo. Lo stesso sindaco Menna era da un anno alla guida del Comune di Vasto. È evidente come oggi facciamo conti con tracciati viari conseguenti alle scelte sbagliate fatte per Vasto dalla filiera del centrosinistra. Se Menna vuole puntare il dito contro qualcuno lo dovrebbe fare contro se stesso e con i rappresentanti del suo partito che come lui avevano ruoli apicali quando si concepiva la proposta di Variante di cui si è discusso ieri”.
Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo, Umberto D’Annuntiis.