Chieti. “Essere protagonisti di questa nuova fase del nostro partito realizzando proposte concrete in grado di lanciare messaggi chiari sul progetto del partito per il territorio”: questo in sintesi il concetto espresso unanimemente dai segretari di circolo del Partito Democratico di San Giovanni Teatino Domenico Di Michele, dell’Unione Comunale di Chieti Enrico Iacobitti, di Chieti Scalo Riccardo Petaccia, di Francavilla al Mare Livio Bove e dei Giovani Democratici di Chieti Davide Teti.
Riuniti presso il circolo Franca Chiacchiaretta di San Giovanni Teatino nella serata del 15 Novembre, l’incontro ha fornito l’occasione per fare il punto sul momento che sta caratterizzando il partito a livello nazionale, in attesa che prendano il via le fasi congressuali annunciate dal Segretario Enrico Letta. La volontà comune è quella di lanciare un segnale alla comunità democratica Abruzzese, invitandola a una riflessione attiva che non resti in attesa inerte delle decisioni che saranno prese a livello nazionale, strutturando principi, idee e contenuti che partono proprio dalla base dei militanti, dai circoli e degli amministratori che vorranno unirsi a noi e che cominceremo a stilare e promuovere nei prossimi giorni.
Quello che sta nascendo è un laboratorio politico dell’area teatina che punta a coinvolgere i cittadini e le cittadine sui temi che condivideremo, per costruire un terreno di confronto interno ed esterno in grado di contribuire fattivamente e concretamente a definire le caratteristiche dell’offerta politica del Partito Democratico nella nostra regione, anche in vista delle elezioni del 2024.
È evidente che i segretari di circolo si stiano impegnando fortemente in un costante confronto con la base per raccogliere idee, perplessità, proposte su quello che dovrà essere il ruolo del partito. Sostenere un circolo, anche dal punto di vista economico, è un’impresa che nasce dalla partecipazione: occorre pertanto un’operazione che coinvolga e crei entusiasmo tra iscritti e simpatizzanti. Obiettivo di questo progetto è proprio quello di riportare l’attenzione nei territori dopo che, complici anche il taglio dei parlamentari e la legge elettorale, questi hanno perso totalmente una loro rappresentanza.
L’auspicio è che l’incontro di ieri sera possa fungere da apripista per altre realtà della nostra amata regione che come noi colgano l’opportunità di unirsi allo scopo di stimolare un dibattito vero, schietto e in grado di leggere l’attualità con occhi diversi, che soprattutto riesca a ridisegnare lo sviluppo sostenibile dell’Abruzzo.