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Parco macchine Radioterapia di Chieti, Stella: ‘La situazione è ancora in stallo’

Chieti. Torna oggi all’attenzione della Commissione Sanità del Consiglio regionale il tema, assai dibattuto nelle settimane passate, sulla sospensione parziale delle attività del reparto di Radioterapia Oncologica del SS. Annunziata di Chieti, avvenuta lo scorso 14 Dicembre, e sulla necessità di rinnovamento dei macchinari, ormai piuttosto datati, del reparto stesso.

Interviene così la consigliera del M5S, Barbara Stella, che proprio nel Dicembre scorso aveva sollevato la questione: “Il tempo passa ma i malati oncologici non ancora ottengono risposte concrete e fattive. Il centrodestra che guida oramai da due anni il governo regionale è bravissimo solo a fare proclami e dichiarazioni d’intenti, ma di fatti ancora nulla. Lo scorso Dicembre sollevai la questione della obsolescenza del parco macchine della Radioterapia Oncologica di Chieti che va rinnovato, ma ci sono ancora passaggi amministrativi da concludere”.

Prosegue, “la proposta risolutiva portata oggi in Commissione dai colleghi di opposizione non fa altro che rimettere sul tavolo una questione di assoluta urgenza e a cui la maggioranza di centrodestra deve dare un’immediata risposta. Le spiegazioni pervenute nel corso della commissione, da parte dell’assessore Verì e del direttore D’Amario, le ritengo assolutamente insufficienti, poiché la situazione ad oggi è la stessa che mi era stata presentata un mese fa, in quanto non è ancora pervenuto il progetto dei lavori da parte della Asl02, capofila della gara unificata con la Asl de L’Aquila, necessario per ottenere i fondi ministeriali dedicati all’acquisto dei nuovi acceleratori lineari.”

E conclude la consigliera regionale Barbara Stella, “data l’importanza e l’urgenza del tema tornerò nuovamente sull’argomento, portando in discussione l’interpellanza depositata a Dicembre, affinché possa essere un ulteriore stimolo per questa maggioranza a guida Marsilio, nel velocizzare il più possibile l’iter di rinnovamento dei macchinari”.