Chieti. Arcigay Chieti intende rispondere al recente esposto-denuncia portato avanti da un’associazione contro il sindaco di Francavilla al Mare per aver trascritto nell’anagrafe comunale una bimba (attualmente di due anni e mezzo) nata da una coppia omosessuale di donne, riconoscendone come madri entrambe le donne. Per noi si tratta di un’ingerenza vergognosa nei confronti di una coppia e dei suoi affetti più profondi, ancora più intollerabile perché condotta da persone che si dovrebbero richiamare alla difesa della famiglia.
“Sorvolando sui singoli argomenti della dichiarazione di questa associazione – si legge in una nota – che potremmo facilmente smontare punto su punto, ma perderemmo di vista la centralità del tema e cioè la felicità di questa famiglia vergognosamente attaccata – vogliamo far rilevare quanto l’affermazione circa il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà sia solo strumentale. Non si chiedono evidentemente questi ipotetici difensori della famiglia di cosa abbiano realmente bisogno i bambini: essere amati, accuditi, indirizzati, sostenuti, compresi. La visione di questa associazione della ipotetica famiglia felice è di un solo tipo, tradizionale, ancorata ai valori cristiani. Ebbene vogliamo dare loro una notizia: esistono famiglie non tradizionali (così come sono sempre esistite nel passato famiglie monogenitoriali, matriarcali o con differenti canoni e componenti), esistono e anche se loro infantilmente si tappano le orecchie e gli occhi e gridano per non sentire, queste famiglie sono felici, pienamente realizzate e i bambini sono davvero amati, accuditi, sostenuti, indirizzati, compresi. Non si capisce davvero quale scopo abbia questo loro ricorso, se non quello di privare una bambina dei diritti fondamentali di essere amata dalle persone che l’hanno desiderata e cresciuta. Nel vostro gridare con occhi e orecchie chiusi credete davvero che i diritti della bambina siano rispettati? Cosa immaginate che penserà la bambina quando da grande apprenderà che alcune persone hanno tentato di allontanarla dalle uniche persone al mondo che davvero mai sono state importanti e sempre lo saranno per lei? E’ questo il loro concetto di difesa della famiglia?
Ancor più ci indigna questa mossa strumentale, anche considerando i recenti attacchi vergognosi – provenienti purtroppo anche da esponenti del governo – nei confronti del mondo LGBT che da più parti siamo costretti ad ascoltare ogni giorno sempre di più. Gente che non ha di meglio da fare o pensare se non ideare metodi per sottrarre diritti agli altri, diritti che tra l’altro non ledono quelli di alcuno.
Respingiamo inoltre al mittente le minacce velate contenute nella nota dell’associazione contro quei sindaci che hanno secondo noi a cuore la felicità delle persone, e ci schieriamo a fianco degli amministratori coraggiosi e illuminati che in tutta Italia ogni giorno devono subire questo tipo di intimidazioni”.