Pescara. Primo incontro tra i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e la Baomarc, la multinazionale di componentistica per auto che ha rilevato la Honeywell di Atessa. L’incontro è stato promosso dall’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, per avere contezza dalla viva voce dei rappresentanti della Baomarc “dei modi e tempi di realizzazione del cronoprogramma di acquisizione dopo l’accordo sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico”.
Proprio dal responsabile delle risorse umane della società, si è appreso che la società avvierà le procedure di assunzione di 110 unità alla fine di gennaio. “L’incontro con Baomarc era indispensabile all’indomani dell’acquisizione dell’ex Honeywell – ha esordito l’assessore Febbo – e mi sembra che l’iniziativa abbia avuto il consenso dei sindacati che in questo modo hanno avuto chiarimenti direttamente dall’azienda. Il quadro comunque mi sembra chiaro – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico -. Baomarc avvierà la riassunzione dei dipendenti ex Honeywell fino ad un numero massimo di 162 unità (110 + 52) con un processo di valutazione che parte alla fine di gennaio con una prova scritta e una prova orale. Il dato controverso è capire il bacino di utenza sul quale verranno avviate le procedure di assunzione, dato che il numero dei dipendenti è cambiato da riunione a riunione. Baomarc comunque ha confermato che i lavoratori dell’ex Honeywell saranno al centro del processo di riassunzione”.
Sulla questione riassorbimento delle maestranze, l’assessore Febbo ha inoltre confermato l’intenzione della Regione di finanziare la formazione dei lavoratori in chiave di rioccupazione. “Su questo aspetto la Regione è pronta a fare la sua parte; abbiamo in atto politiche attive che ci permettono di finanziare la formazione dei dipendenti in caso di riconversione industriale o riacquisizione di aziende in crisi. Mi sembra il caso di sottolineare – ha concluso Febbo – il valore dell’azione istituzionale della Regione Abruzzo che in maniera imparziale ha dato impulso alla difficile vertenza Honeywell che rischiava di avere conseguenze occupazionali disastrose sul tessuto economico e sociale della regione”.