Elezioni Rapino, ‘Votami e ti trovo lavoro’: presentata una denuncia

Rapino. Una donna residente a Rapino si è recata agli uffici della Legione Carabinieri per denunciare un episodio legato alle elezioni comunali che il prossimo 26 maggio coinvolgeranno anche il Comune del Chietino.

La donna sarebbe stata avvicinata da due candidate, M. e M. a supporto di R. M., uno dei due candidati sindaci ed avrebbero ottenuto un appuntamento a casa sua nel corso del quale le avrebbero chiesto il voto suo e del compagno (disoccupato) prospettandogli che, votando per loro, la situazione in paese sarebbe migliorata, riferendosi alla disoccupazione del compagno. Poi, tramite messanger, si sarebbero date appuntamento il giorno dopo, sempre a casa della donna che, allertata da alcune voci in paese che sostenevano che l’entourage del candidato sindaco ricattava gli avrebbe messo il cellulare in modalità registrazione, in questo caso si sarebbe presentata solo una delle due candidate che avrebbe detto che aveva preso a cuore la situazione del compagno e che il candidato sindaco avrebbe detto che il lavoro c’è e non una borsa lavoro, ma che voleva la certezza assoluta che la coppia gli avrebbe dato il voto, quindi avrebbe chiesto di fare una foto all’interno della cabina elettorale e di inviargliela il giorno successivo alle votazioni e il martedì avrebbe avuto già il lavoro. La donna, dopo aver preso tempo, si sarebbe rifiutata, ricordando alla candidata che si trattava di un reato, quest’ultima avrebbe risposto ”fate come volete… tanto l’altro giorno erano slo battute”.Una donna residente a Rapino si è recata agli uffici di Polizia per denunciare un episodio legato alle elezioni comunali che il prossimo 26 maggio coinvolgeranno anche il Comune del Chietino.

La donna sarebbe stata avvicinata da due candidate a supporto di uno dei due candidati sindaci ed avrebbero ottenuto un appuntamento a casa sua nel corso del quale le avrebbero chiesto il voto suo e del compagno (disoccupato) prospettandogli che, votando per loro, la situazione in paese sarebbe migliorata, riferendosi alla disoccupazione del compagno. Poi, tramite messanger, si sarebbero date appuntamento il giorno dopo, sempre a casa della donna

In questo caso si esarebbe presentata solo una delle due candidate che avrebbe detto che aveva preso a cuore la situazione del compagno e che il candidato sindaco avrebbe detto che il lavoro c’è e non una borsa lavoro, ma che voleva la certezza assoluta che la coppia gli avrebbe dato il voto, quindi avrebbe chiesto di fare una foto all’interno della cabina elettorale e di inviargliela il giorno successivo alle votazioni e il martedì avrebbe avuto già il lavoro. La donna, dopo aver preso tempo, si sarebbe rifiutata, ricordando alla candidata che si trattava di un reato, quest’ultima avrebbe risposto ”fate come volete… tanto l’altro giorno erano solo battute”. Poi ha deciso di presentare una denuncia alla polizia.

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