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Elezioni comunali a Lanciano, la Lega dice no alle primarie del centrodestra

Il coordinatore cittadino Fausto Memmo: “Uniamo le forze per una nuova stagione politica condivisa”

Lanciano. Il coordinatore cittadino di Lega Lanciano Fausto Memmo smentisce la possibilità di organizzare le elezioni primarie del centrodestra in vista delle prossime amministrative per il rinnovo del consiglio comunale.

L’ipotesi, apparsa qualche giorno fa su alcune testate giornalistiche locali, è stata prontamente negata dal rappresentante leghista che, a nome di tutto il gruppo, dice: «La Lega non ha mai proposto le primarie che innanzitutto non sono uno strumento usato dalle forze politiche di centrodestra e poi non dimentichiamo l’esperienza vissuta cinque anni fa quando, nonostante i candidati fossero di primo livello, come lo sono anche oggi, l’esperimento non portò affatto fortuna».

L’invito da parte del portavoce locale è quello di lavorare per l’unione di tutte le forze di centrodestra, trovando l’accordo specialmente sui contenuti. «Il nostro impegno – spiega Memmo – è quello di favorire la scelta di un candidato sindaco che rappresenti la più ampia convergenza possibile tra tutti i partiti del centrodestra, i movimenti civici, le associazioni e le realtà locali che vogliano concorrere ad una nuova stagione politica frentana. Un candidato che incarni il territorio e che sia scelto in loco tramite la condivisione soprattutto di contenuti».

Interviene poi sulla tempistica della decisione e spiega: «Siamo a buon punto, ma non basta. Siamo convinti, e lo siamo dall’inizio del nostro percorso, che dobbiamo concorrere ad nuova stagione della politica lancianese e, perché ciò avvenga, il campo del centrodestra deve aprirsi a tutte le persone di buona volontà che vogliono essere alternativi rispetto a coloro che hanno malamente governato la città ed il suo comprensorio in questi ultimi dieci anni». «Ribadiamo con convinzione – conclude Fausto Memmo – che l’indicazione, anche programmatica, formulata dal tavolo del centrodestra lancianese, dovrà essere una proposta aperta e non chiusa. Vale a dire offerta al contributo di idee ed eventuali indicazioni di chi vuole partecipare al rinnovamento ed essere alternativo all’attuale amministrazione comunale. Evitiamo distinguo e divisioni, non cadiamo negli errori del passato e nei cambi di posizione che, nei doppi turni, hanno favorito solo i nostri avversari, per ben due volte. Uniamo le nostre energie per governare in armonia la nostra città».