Chieti. Come riqualificare le case comunali e popolari, spesso in condizioni fatiscenti o, comunque, precarie?
Andrea Di Ciano candidato consigliere della lista civica IdeaAbruzzo ha lanciato una proposta, ecco di cosa si tratta: “Come già detto dal candidato sindaco Fabrizio Di Stefano durante il comizio di apertura della campagna elettorale del centrodestra, a seguito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, la crisi del tessuto produttivo nazionale ha spinto il Governo a stanziare circa 55 miliardi di euro tramite il cosiddetto “decreto rilancio”, mirando alla ripresa economica di imprese e famiglie. Fra gli interventi previsti, c’è il superbonus per l’edilizia, c.d. ecobonus 110%, grazie al quale sarà possibile ottenere una detrazione fiscale sulle spese di efficientamento energetico e sismico.
Il patrimonio immobiliare di edilizia popolare e comunale necessita di interventi rilevanti di ristrutturazione, rimandati negli anni per mancanza di fondi. Oggi, con l’attivazione dell’ecobonus energetico per case di edilizia popolare e delle cooperative di abitazione, si può avviare un massiccio piano di interventi di riqualificazione, senza oneri per gli enti, per gli inquilini e per i proprietari.
L’ecobonus prevede detrazioni per specifici lavori di efficientamento energetico e tutela ambientale pari al 110% per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare su case e palazzi. Sono interventi di riqualificazione energetica o sismica a costo zero, grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori. Interventi che porterebbero a risparmi consistenti della spesa energetica degli utilizzatori/inquilini e che, nel contempo, contribuirebbero a un grande miglioramento nella emissione di CO2 e alla lotta all’inquinamento.
I lavori effettuabili attraverso la fruizione dell’ecobonus 110%, prosegue Andrea Di Ciano di Ideabruzzo, devono garantire un miglioramento nell’efficienza energetica pari ad almeno due classi, certificabile tramite Attestato di Prestazione Energetica (c.d. APE), sono l’installazione di caldaie a biomassa e a condensazione, di classe energetica A; gli interventi di coibentazione; la riqualificazione totale (volta a ridurre le spese di gas e luce); l’installazione di pompe di calore, caldaie, scaldacqua a pompa di calore, pannelli fotovoltaici e collettori solari per produzione di acqua calda; il rifacimento delle facciate.
Sulla base di questi presupposti la Regione Lazio ha attivato un programma denominato ATER GREEN con investimenti per 4,8 miliardi di euro per efficientamento energetico di oltre 80.000 alloggi popolari ‒ l’intero patrimonio immobiliare delle ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale pubblica) del Lazio ‒, riduzione dei consumi energetici e diminuzione del costo delle bollette, meno inquinamento e maggiore sicurezza.
È tempo che accada anche a Chieti.
Occorre che la Città di Chieti e tutte le amministrazioni locali, i proprietari e gli inquilini di alloggi popolari, le aziende del settore energetico ed edile collaborino tra loro e mettano in campo ogni utile azione al fine di impostare lavori congruenti alle indicazioni di priorità su richiamate ed esperendo tutte le iniziative possibili. Mozioni di impegno su questo tema sono state presentate in diversi comuni (Ivrea, San Mauro, Gassino, Collegno) e approvate. In altri sono ancora da discutere, in particolare a Torino.
E infatti il tempo non è molto, prosegue Andrea Di Ciano abbiamo tempo fino al 30 giugno 2022, data ultima per gli enti per utilizzare l’ecobonus.
Occorre fare presto. Occorre che tutti siano consci che si tratta di un treno da non perdere” conclude Andrea Di Ciano.