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Dissesto della Collina Teatina, Lega: ‘Sinergia politica per la Città di Chieti’

Chieti. “Leggendo il provvedimento urgente del Sindaco di Chieti per la chiusura delle scuole medie Modesto della Porta-Vicentini ed elementari Corradi per l’aggravarsi del dissesto idrogeologico e franoso del quartiere Santa Maria ,sul versante di Via Arenazze a ridosso del viadotto di via Gran Sasso, non si può fare a meno di ricordare alle nostre memorie la grande opera che l’Onorevole Giovanni Pace ,parlamentare della minoranza nell’allora Governo di sinistra,fece per la propria Città quasi 30 anni fa.
Una convergenza di aiuti e comprensioni della grave situazione ,portata su tutti i tavoli istituzionali da una personalità politica di altri tempi,che Chieti non ha più, ma che fece in modo di far pervenire un finanziamento di 120 miliardi delle vecchie lire creando uno studio sul dissesto della Collina Teatina ed opere di salvaguardia e consolidamento che letteralmente salvarono interi quartieri della Città di Chieti ,in primis Via Filandro Quarantotti e Filippone nella zona di Via Cutelli.

Situazione che allora vedeva a forte rischio il versante opposto al preoccupante stato che oggi investe il Quartiere Santa Maria in Via Arenazze e parte di Via Gran Sasso.
Oggi Chieti non ha più Giovanni Pace, ma la situazione di queste zone di Chieti richiede un intervento non meno incisivo.

Il Comune da solo non può e non è in grado di risolvere una simile situazione, sebbene in campagna elettorale avesse promesso ben altro (ben ricordiamo le promesse fatte durante il turno di ballottaggio, circa il recupero dei palazzi Trinchese e Panoramico, che invece sono stati demoliti ed i proprietari abbandonati a loro stessi).

E’ allora necessario che tutte le Istituzioni, in particolare modo la Regione, opportunamente sollecitate dal Comune, si attivino subito affinchè si intervenga con urgenza, prima che la situazione diventi definitivamente compromessa.

Di fronte ad una simile situazione la Lega auspica una sinergia politica ed un coinvolgimento diretto, immediato e sostanziale degli organismi territoriali preposti alla salvaguardia del territorio ed alla mitigazione del rischio idrogeologico e cioè la Regione Abruzzo che deve essere chiamata a fare la sua parte.

Quello che sta accadendo oggi nei territori dell’Emilia Romagna a confine con la Toscana ,in contemporanea con un alluvione catastrofico ,deve servire da monito e campanello d’allarme per tutti. In queste situazioni non possono e non devono esistere barriere politiche, bisogna agire in fretta e bene ed ognuno deve fare la sua parte per salvare Chieti”. Si legge così in una nota del gruppo consiliare della Lega al Comune di Chieti.